Editoriale
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Un irrefrenabile bisogno di dire la mia dopo quanto accaduto a Parigi oggi mi assale da diverse ore, e per questo ho deciso di mettere giù alcune mie riflessioni.
Il mio senso di riscatto e di rabbia mi portano ovviamente a dire che, per quanto mi riguarda, chi pretende di imporre a casa nostra
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Il primo giorno lavorativo dell’anno non è stato un gran bel giorno per l’umanità a cui appartengo. In realtà era iniziato sotto i migliori auspici.
Ma il pranzo s’è fermato alle porte dello stomaco, condito con quella notizia indigeribile anche ai più forti: la libertà di pensiero
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Sarà su piazza Repubblica la sfida fondamentale per vincere le elezioni nel 2016? Sembrerebbe proprio di sì, vista l’importanza strategica che il comparto centrale, una vera e propria ferita urbanistica nel cuore della città, come è stato definito, riveste per lo sviluppo di Varese. Il
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L’Arcisate-Stabio riprenderà il primo luglio 2015. E secondo le previsioni di Rfi il cantiere dovrebbe essere completato entro il 30 giugno 2017. Con “appena” quattro anni di ritardo rispetto alle previsioni iniziali. Anche all’osservatore più disattento, appare chiaro che
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Non c’è pace per la Giunta Fontana, che da due mesi agonizza nella sala rianimazione di Palazzo Estense tra sussulti di vitalità e pericolose ricadute.
In principio pareva che fosse il Nuovo Centrodestra la causa di tutti i ritardi, gli errori e i vizi di questa maggioranza, e a pagarne le
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La nuova amministrazione provinciale di Varese si è insediata solo da poche settimane, ma per la “lottizzazione” degli incarichi Gunnar Vincenzi non avrebbe certo perso tempo.
O almeno così pare, perché intorno alla nomina del capo di gabinetto del Presidente della Provincia aleggia
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PALCO DELLE GRANDI OCCASIONI
Era atteso tutto il “gotha” del (vecchio e nuovo) centrodestra varesino alla Sala Montanari per un confronto pubblico sulla buona politica a favore del territorio, e le promesse non sono rimaste disattese.
Cattaneo, Comi, Marsico (tornato giusto in tempo dalla
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Clerici verrà buttato fuori dalla giunta perché ha avuto la lingua lunga. Anzi, le dita incontrollabili sulla tastiera. Se l’è cercata, diciamolo chiaramente. Avrebbe dovuto stare zitto e fare il suo lavoro da assessore. Ha esagerato. E ora ne paga giustamente le conseguenze.
Vale la pena
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Non ho mai conosciuto Giorgio Salvetti. Forse scrivere queste righe può sembrare ipocrita, visto che le scrivo per piangere una persona che non conoscevo. Leggi tutto »
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La tattica politica più vecchia del mondo è quella di distrarre la gente con un problema minore, per nascondere il problema più grande. Questa può tranquillamente essere la sintesi dell’abolizione delle Province. Leggi tutto »