
L’impatto alla vista della Chiesa di San Basilio farebbe rimanere a bocca aperta chiunque, la sua struttura di mattoni rossi che culmina in stranissime cupole dai più svariati colori, l’ha resa una delle Sette Meraviglie della Russia. L’interno è altrettanto particolare, infatti è completamente diversa rispetto le chiese a cui siamo abituati, poichè costituito da nicchie e cappelle disposte quasi a formare un labirinto.
Come tutte le chiese ortodosse visitate in questi giorni, non mancano le solite icone su sfondo dorato che si alternano alle decorazioni coloratissime sui muri.
Successivamente ci viene impedito di proseguire il nostro tour lungo la piazza rossa: numerosissime schiere poliziotti davanti a file di metal detector hanno infatti sottoposto a rigidi controlli tutte le vie principali del centro cittadino, oltre che i sottopassaggi e la stazioni della metropolitana.
La rigidità dei controlli facevano quasi pensare al rischio di un attentato o chissà quale altra grave minaccia ma, fortunatamente, nula di tutto questo: nel pomeriggio sarebbe infatti iniziata nelle principali vie e piazze del centro cittadino, una serie di concerti (tra gli artisti Akon, Chris De Burgh e Craig David) e tale manifestazione è la causa della chiusura al traffico delle principali arterie della città.
Superati quindi un paio di controlli, entriamo nei musei antistanti la piazza rossa, il Museo Storico di Stato, che raccoglie reperti storici del paese dalla preistoria all’età moderna, e quello del “1812 a Mosca”, ovvero la conquista e la conseguente ritirata delle truppe Napoleoniche dalla città.
Successivamente, camminiamo nelle affollate ma pur sempre percorribili strade del centro storico, passeggiando accanto alla Duma, al nobile Teatro Bolshoi, sino al cinquecentesco monastero di San Pietro di Sopra, uno dei luoghi di culto più rinomati della città.
Luca Folegani