Le donne democratiche dicono no alla violenza. Grazie all’Europa.
Sarà un incontro concentrato soprattutto sulla “Convenzione di Istanbul” quello che avrà luogo giovedì 8 maggio a Varese, al Caffè Zamberletti, alle 15.30. Il titolo è appunto “Parliamo di donne: un’Europa al femminile”. Ad organizzarlo sono state infatti le donne del Pd, a partire dalla consigliera comunale Luisa Oprandi.
A relazionare sul tema l’europarlamentare del Pd Patrizia Toia, la deputata Chiara Braga, la deputata Maria Chiara Gadda, la senatrice Erica D’Adda (queste ultime due se libere da impegni istituzionali) e Oprandi.
La Convenzione di Istanbul è uno strumento internazionale nella prevenzione e nella lotta contro la violenza femminile ed ha un ruolo fondamentale di supporto per le battaglie all’interno degli Stati membri della Ue per superare la discriminazione che ancra esiste.
“La Convenzione di Istanbul è il primo trattato internazionale sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne. Contiene misure per la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e i procedimenti penali per i colpevoli; definisce e criminalizza le diverse forme di violenza contro le donne tra cui il matrimonio forzato, le mutilazioni dei genitali femminili, lo stalking, le violenze fisiche e psicologiche e la violenza sessuale.
Parte dal presupposto che “la violenza contro le donne sia uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”. Pertanto auspica che gli Stati membri si impegnino a garantire uguaglianza di genere con tutti gli strumenti a loro disposizione, anche educativi e di comunicazione di massa. Favorisce l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne, la prevenzione, promuovendo cambiamenti nei comportamenti socio-culturali con particolare attenzione ad incoraggiare gli uomini e i ragazzi a contribuire in tal senso”.