La Regione moltiplica iniziative contro la violenza di genere

Sinergia con la grande distribuzione per diffusione messaggi

02 Maggio 2020
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L’emergenza Coronavirus ha provocato vittime, non solo tra i malati, ma anche purtroppo tra le donne che hanno subito violenza di genere e, in molti casi, non hanno fatto in tempo o avuto occasione di denunciare il proprio maltrattante, perché in casa con lui.

“La violenza di genere non si è mai fermata, neanche con il coronavirus. Anzi – ha precisato l’assessore alla Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità, Silvia Piani – dovendo rispettare la prescrizione di stare a casa, vittime e maltrattanti, negli ultimi due mesi, hanno passato più tempo insieme. E questo ha generato, e continua a generare, situazioni potenzialmente pericolose”.

“Sapere di poter contare su un aiuto esterno, da contattare con diverse modalità e a qualsiasi ora del giorno – ha aggiunto Piani – è prezioso. Regione Lombardia ha, sin dall’inizio, predisposto indicazioni specifiche affinché i Centri antiviolenza non interrompessero la loro attività neanche durante il lockdown e messo in campo nuove iniziative di contatto, come quella in partnership con la grande distribuzione, perché le donne maltrattate non fossero lasciate sole.

Come stabilito dalle indicazioni fornite prontamente da Regione ai Centri, nell’ambito dell’emergenza, i servizi di supporto alle vittime sono stati sinora erogati ‘a distanza’ (telefono, mail, videochiamate, messaggi) e sono sempre rimasti attivi H24 sui numeri dedicati.

I Centri Antiviolenza lombardi e i relativi sportelli hanno, perciò, continuato a fornire supporto alle vittime con modalità organizzative tali da rispettare le restrizioni determinate
dall’emergenza sanitaria anche se il numero di contatti è stato di molto inferiore allo stesso periodo dell’anno precedente, come rilevano gli operatori.

Inoltre, gli assessori Silvia Piani (Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità) e Alessandro Mattinzoli (Sviluppo Economico) hanno chiesto alla rete commerciale della grande distribuzione organizzata di farsi parte attiva nella prevenzione e nel sostegno alle vittime di violenza attraverso manifesti, locandine e messaggi vocali, essendo i punti vendita della GDO tra i pochi luoghi raggiungibili da tutte le donne senza contravvenire alle misure imposte dal Governo per contenere l’epidemia.

“In questi giorni dobbiamo stare a casa. Ma se la tua casa è un luogo di paura e di violenza, ricorda che ‘Non Sei Da Sola‘. La rete dei servizi contro la violenza sulle donne di Regione Lombardia non si ferma di fronte al Covid-19 e continua a tutelarti e proteggerti. In caso di necessità chiama il numero di emergenza 1522, vai sul sito ‘Non sei da sola’ oppure scarica l’app per cellulari e tablet”. Questo è il messaggio audio diffuso in quei punti vendita che, volontariamente, hanno scelto di aderire all’appello inoltrato dagli Assessorati lombardi, a cui partecipano, tra gli altri, alcuni dei centri commerciali dei marchi Esselunga, Carrefour e Coop.

“Questa iniziativa volta alla difesa della donna – ha puntualizzato l’assessore Mattinzoli – serve a diffondere l’informazione, perché nessuno si senta solo. Regione Lombardia da sempre sostiene queste misure: la tutela della persona deve essere al centro di qualsiasi azione”.

Infine, attraverso il coinvolgimento delle ‘Cooperative di Abitanti’, che in Lombardia contano oltre 10.000 alloggi in canone di godimento, si è approntata anche l’idea di veicolare
lo stesso messaggio attraverso le bacheche elettroniche presente in molti condomini.

“Per Regione Lombardia – ha ricordato Piani – l’opportunità di portare all’attenzione di ogni singola donna lombarda che ne ha bisogno, questo messaggio, rappresenta un momento di ulteriore implementazione delle misure già messe in atto per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere. Per cui l’istituzione regionale ha investito ingenti risorse creando una capillare organizzazione territoriale composta da 27 reti. In cui operano complessivamente 50 centri antiviolenza e 117 tra case rifugio e case di accoglienza”.

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