Varese, il sindaco Fontana: “Lascio una città con i conti a posto”

Saluto ai giornalisti e ai dipendenti comunali del primo cittadino uscente

27 Maggio 2016
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“Voglio salutarvi ringraziandovi dopo questi 10 anni da sindaco: è stata un’esperienza molto bella, ho cercato di dare tutto quello che riuscivo. Sicuramente ho mancato su tante cose, ma posso assicurarvi che ho fatto tutto in assoluta buona fede”.
Il sindaco Attilio Fontana ha salutato oggi i giornalisti a Palazzo Estense, facendo una serie di considerazioni e rispondendo ad alcuni attacchi degli ultimi giorni, soprattutto sulla situazione delle casse comunali e del bilancio.

Attacchi ingiustificati – “C’è una persona che io ritengo molto intelligente come Pramaggiore che mi viene a dire che è un’assurdità che io abbia approvato il bilancio in sede di conclusione del mandato. Beh, non me lo deve dire attaccandomi, lo sa che non sono io che voglio approvare il bilancio entro questo termine ma è la legge che me lo impone. Così come forse dimentica anche che magari siamo stati in amministrazione per 10 anni meno due mesi… allora dire che certi comportamenti sono stucchevoli poteva risparmiare di dirlo”

Lobbies di Palazzo Estense – “In una lettera pubblicata in questi giorni un signore parla di lobbies a Palazzo Estense. Chiedo a lui chi siano queste lobbies, se me lo dice farò io un‘indagine interna ed eventualmente denuncerò alla Procura se questi fatti sono avvenuti. Se non si sono verificati allora rimarrà alla Procura da denunciare qualcun altro. In campagna elettorale parlare va sempre bene, ma entro certi limiti. Quando si va nella sconcezza non è più accettabile. Se ci sono delle lobbies a Palazzo Estense questo signore deve denunciarle, non deve fare un articolo, ma deve fare una denuncia alla Procura della Repubblica. Lo invito.”

Bilancio – “Siamo stati attaccati duramente perché per far quadrare il bilancio abbiamo dovuto utilizzare delle riserve di una nostra società.
Peccato che due Comuni importanti del centrosinistra, Milano e Brescia, abbiano utilizzato esattamente lo stesso sistema con A2A. Con una differenza: che la nostra società a cui abbiamo chiesto la distribuzione delle riserve ha procurato utili, A2A invece non ha procurato utili. Quindi questi due Comuni si sono fatti dare distribuzioni di riserve da una società che purtroppo aveva avuto un bilancio negativo. Allora prima di fare certe affermazioni bisognerebbe guardarsi intorno. Io non ritengo sbagliato quello che hanno fatto i due comuni, è del tutto legittimo. E’ forse una sciocchezza quello che ha detto chi ci ha attaccato”.

Tasi, Imu, Tari – “E’ doveroso che la cittadinanza sappia qual è la realtà. Non c’è nessun buco. In occasione dell’ultima riunione di Consiglio vi ho snocciolato alcuni dati tratte da Sole 24 Ore e Cgia di Mestre: emerge come Varese sia una delle città meno costose per le tasse. Qualcuno dice, c’è il massimo della Tasi. Sì, è vero ma sono gli estimi catastali che sono bassi. E allora: in base ai dati del Sole 24 Ore, a Varese il cittadino varesino paga di Tasi e Imu paga 192 euro, in media naturalmente, mentre il cittadino di Padova 668, quello di Siena 637, quello di Milano 631. Diciamo che sono cifre pari a un terzo di quello che si paga in quelle città. Ma lo stesso discorso lo si deve fare per la Tari: noi siamo al 78esimo posto tra i più cari e meno cari, e siamo abbondantemente sotto la media nazionale pari per i capoluoghi a 28t euro e noi a 228 euro. Non credo si possa parlare di una città particolarmente esosa”.

Parametri di non deficitarietà – “Italia Oggi del 20 maggio ha preso in esame i parametri di deficitarietà, nei Comuni al voto nel triennio 2012-14. Sono dieci parametri che ci dicono la capacità di riscossione, la pressione fiscale, una serie di elementi. Se si sforano si rischia di diventare una città deficitaria. I Comuni che nel triennio si sono rivelati senza macchia sono Milano, Bologna, Trieste, Ravenna, Bolzano, Novara e Varese. Sette città che rientrano in questi parametri di non deficitarietà

Conti a posto – “Chi verrà ad amministrare troverà una città con conti a posto, con una capacità di riscossione ottima, con una pressione fiscale bassa”.

Pgt – “Difendo il Pgt. Bisogna fare scelte di fondo: o decidiamo di continuare a consumare territorio o lasciamo un’edificazione incontrollata, oppure facciamo piano conservativo per recuperare quello che già è edificato per non occupare altri spazi verdi. E allora che si deve puntare su un Pgt come il nostro. Poi la perfezione appartiene al Regno dei Cieli…ciò non toglie se ci sono dettagli e questioni che vanno riviste io non credo di essere la persona dispensatrice di certezze e verità. Credo che sia il miglior piano regolatore che si potesse immaginare. Se ci sono idee migliorative ben vengano. Il piano è stato sottoposto agli ordini professionali. Prima dell’approvazione hanno fatto proposte, alcune accolte e approvate.
E’ un periodo che si cerca di dare responsabilità alle forme ai problemi di sostanza. Purtroppo non si costruisce nulla ma non si vende neanche il costruito. Purtroppo per la prima volta da quando io ho memoria la città è piena di vendesi, affittasi. Quindi in questo momento anche se ci fosse possibilità di costruire al posto della fontana di Palazzo Estense di costruirebbe e poi ci sarebbero problemi per vendere questi immobili”.

Teatro – “Per il nuovo teatro aspettiamo da Madrid che arrivi il progetto definitivo: si potrà quindi partire con bando e project in base alle nuove regole. Anche nel caso di caserma e piazza siamo in attesa del progetto definitivo. Posso dire che questi progetti sono ormai incardinati in maniera irreversibile. Su questo progetto siamo stati d’accordo tutti, anche il Pd era favorevole”

Bilancio fine mandato – “Abbiamo predisposto il Bilancio di fine mandato con una società incaricata per seguire i parametri previsti dalla legge. La società ce l’ha consegnato con un giorno di ritardo rispetto all’inizio della campagna elettorale. Il Pd ci ha mandato una diffida a non divulgare questo documento. Al di là dello squallore di questa iniziativa – perché chi è democratico dovrebbe informare i suoi cittadini il più possibile, e fare in modo che l’ amministrazione uscente potesse informare i proprio cittadini (democratici sulla carta, ma vedendo come hanno stabilito la data delle elezioni…) – evidentemente se non vogliono che diffondiamo questi dati è perché sanno che forse tutta quella campagna che stanno cercando di diffondere non è così vera. Forse, diffondendo il bilancio, la gente si sarebbe resa conto che di lavoro ne abbiamo fatto molto, moltissimo. Abbiamo una colpa: forse non siamo stati molto bravi nel comunicarlo, siamo stati troppo varesini, più che alle parole noi abbiamo cercato di pensare ai fatti, di essere concreti”.

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