charlie hebdo
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“Il primo anniversario dalla strage di Charlie Hebdo porta in sé non solo il doveroso ricordo delle vittime della follia terrorista, ma anche la necessità di tenere sempre alta la guardia rispetto al nostro vivere quotidiano garantendo, al contempo, a tutti sempre piena libertà di pensiero
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Gli eventi hanno una successione temporale, si collegano tra loro in un ordine cronologico e per noi spesso si definiscono sulla base del luogo nel quale avvengono, delle modalità.
Tutto questo spinge la stampa oggi a parlare dell’attentato a Copenaghen mettendolo in relazione diretta con
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Un botta e risposta su Facebook tutt’altro che “sottotono”. Il deputato leghista Gianluca Pini, dopo il suo intervento su La7 sul problema del terrorismo islamico, si è trovato a dialogare, e a scontrarsi, con il presidente di Comunità Giovanile Matteo Sabba. Confronto-scontro finito,
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In merito all’eventuale ricorso della comunità islamica varesina contro la decisione dell’amministrazione comunale di non inserire nel piano di governo del territorio la previsione di una nuova moschea/centro culturale a Varese, interviene il consigliere di Forza Italia Giacomo Cosentino:
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La segreteria cittadina della Lega Nord di Varese torna a chiedere conto alla comunità islamica della città giardino del suo silenzio stampa dopo la strage di Parigi.
“Un silenzio che a questo punto, dopo quasi tre giorni, diventa più grave e inquietante” attacca Marco Pinti, segretario del
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I gruppi consiliari Lega Nord e Liberi per la Provincia esprimono il proprio cordoglio e la vicinanza per il vile atto di terrorismo che ha colpito in primis il popolo francese, ma direttamente anche tutta la società occidentale, con l’annientamento di una storica voce di libertà: Charlie
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A Palazzo Estense, sede del Comune di Varese, le bandiere sono state esposte a mezz’asta da questa mattina, in segno di vicinanza e rispetto per le vittime dell’assalto a Charlie Hebdo. Leggi tutto »
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Un irrefrenabile bisogno di dire la mia dopo quanto accaduto a Parigi oggi mi assale da diverse ore, e per questo ho deciso di mettere giù alcune mie riflessioni.
Il mio senso di riscatto e di rabbia mi portano ovviamente a dire che, per quanto mi riguarda, chi pretende di imporre a casa nostra
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Il primo giorno lavorativo dell’anno non è stato un gran bel giorno per l’umanità a cui appartengo. In realtà era iniziato sotto i migliori auspici.
Ma il pranzo s’è fermato alle porte dello stomaco, condito con quella notizia indigeribile anche ai più forti: la libertà di pensiero
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Una scritta semplice eppure piena di significato: Je suis Charlie. Quella che sta facendo il giro del mondo in segno di solidarietà con la vittime del giornale satirico Charlie Hebdo. Leggi tutto »