Alfonso Indelicato
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Il programma “otto e mezzo” di ieri sera 21.02 ha costituito una prova, l’ultima di una lunga serie, di come la Sinistra cerca di utilizzare eventi piccoli e grandi per tirare acqua al proprio mulino politico. Solo che questa volta il gioco non è riuscito. Lilli Gruber ha
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Dopo tanto riflettere, credo di aver finalmente capito perché l’amministrazione leghista si è accanita contro i bagolari prima, contro l’ex asilo poi. Dove sono collocati, i bagolari? In via Roma. Dove si affaccia l’ ex asilo? Sulla via Manzoni, ma anche sulla via Roma. Potenza
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Nella Firenze dell’anno mille, quella lodata da Dante nel canto XV del Paradiso, le famiglie che potevano permetterselo vivevano in case simili a piccoli castelli, ciascuna con la sua torre. Leggi tutto »
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Avevo deciso da tempo di non votare alle prossime provinciali varesine, tenendomi lontano da Villa Recalcati e lasciando nel frigorifero di casa i 263 voti ponderati che, come consigliere di un comune fra i 30.000 e i 100.000 abitanti, sono nella mia disponibilità. Leggi tutto »
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“Sui media e sui social si esprime giusta indignazione per il furto della targa dedicata a Giorgio Perlasca, deposta a suo tempo nel varesino “giardino dei giusti” dedicato a quanti rischiarono la vita per salvare gli ebrei dai campi di sterminio. Urge però qualche parola a
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La cronaca ci ha recentemente offerto utili notizie relative al nostro Ospedale circa quello che si può ben chiamare l’ordine pubblico. Ma si tratta per l’appunto di notizie di cronaca, cioè incentrate su questo o quell’altro fatto. Manca forse una visione d’insieme del
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“Dunque le cose, in disossata sintesi, sono andate così: dopo una serie di reciproche frecciate con inizio durante la scorsa campagna elettorale, Salvini ha minacciato non proprio di togliere la scorta a Saviano, ma di verificare se sussistessero le condizioni per confermargliela. Il che, in
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C’è qualcosa di peggio, per la Sinistra italiana, che perdere le elezioni politiche, perdere le comunali, essere sconfitta nelle sue roccaforti, frantumarsi al suo interno, non sapere che strada prendere. Questo qualcosa che si è abbattuto sulle disperse truppe e gli smarriti capitani
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Caro Macron
Siamo lebbrosi, divino Macron,
e al vomito induciamo i damerini.
Siamo altresì ignoranti e ineducati
e ribrezzo facciamo ai signorini.
Siamo di carne e sangue, e non amiamo
controfigure e diàfani ologrammi.
Siamo insomma italiani: cuore caldo,
lungo retaggio, bellezza e
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“L’Italia è nata il 2 giugno del ’46? Certamente no. Forse il 17 marzo del ’61, quando viene proclamato il regno partorito dalla cooperazione fra Cavour, Garibaldi, Napoleone III, il ministro Gladstone e il Caso periglioso e benevolo? Neppure. A quale anno, a quale serie di