Per la prima volta nella storia, un ministro ha fatto visita al rione varesino di Bizzozero: Maurizio Martina, titolare delle Politiche Agricole, è stato ospitato al circolo rionale nel pomeriggio di sabato, a fianco del candidato sindaco del centrosinistra Davide Galimberti e del presidente della Provincia Gunnar Vincenzi.
Alla base dell’incontro, a cui nel giardino del circolo hanno partecipato all’incirca 150 persone, i festeggiamenti per l’istituzione dell’agognato Plis (Parco locale di interesse sovracomunale) relativo alla cintura verde di Varese Sud: una realizzazione resa possibile, ripetono Vincenzi e Galimberti, “dall’accelerazione che Villa Recalcati ha dato negli ultimi quattro-cinque mesi, dopo anni di vane promesse da parte della precedente amministrazione capace solo di tenere bloccato l’iter”.
Una critica non troppo velata alla giunta leghista che si estende anche sul piano cittadino: “Expo, a pochi chilometri da noi, ci è passata sopra con ricadute semplicemente ridicole. Oggi non possiamo permetterci di perdere il treno del post Expo, legandolo alla fiorente università che sorge proprio qui a Bizzozero” sottolinea Galimberti. D’altronde Martina ha la delega all’esposizione universale nel proprio dicastero e rilancia garantendo “un costante coordinamento tra tutte le città lombarde e il Governo nazionale insieme a Roberto Maroni, quando sarà consigliere comunale di opposizione perché i varesini non sono più disposti ad accettare scelte calate dall’alto, in pieno stile prima repubblica, e vedono in Davide la garanzia per lo sviluppo della propria città”.
Citando il caso della sua Bergamo, con 2 milioni di pernottamenti nel 2015, Martina denota “l’incapacità di chi amministra Varese di cogliere le più grandi opportunità. Galimberti, però, ha capito che lo sviluppo presente e futuro passa principalmente dalla sostenibilità, dall’ambiente, dunque anche dai Plis come quello che inauguriamo oggi. Varese ha tutte le carte in regola per portare i suoi progetti e sfruttare le sue potenzialità su scala nazionale ed europea, come finora non è stato fatto”. Per quanto riguarda le elezioni, il ministro delle Politiche Agricole ricorda come “tra Davide e Golia si sa chi vince, già il 5 giugno”.