Varese: sfida a “paletto” tra i candidato sindaco

Tutti gli aspiranti hanno dato disponibilità all’iniziativa della Casa di Paolo

02 Giugno 2016
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pallacanestro

Sabato 4 giugno all’Oratorio San Vittore in via San Francesco d’Assisi a Varese, la Casa di Paolo onlus organizza una dodici ore di “paletto”, disciplina sportiva nata proprio in quell’oratorio. Per concludere in modo simpatico questa giornata di sport e di amicizia, la Casa di Paolo ha interpellato tutti e sei i candidati sindaci della città per invitarli a un mini torneo che li vedrà impegnati a poche ore dal voto. Un segnale importante di fair play e di civismo che la politica varesina può dare alla città e a tutto il Paese, dove, invece, le polemiche hanno assunto e assumono toni canaglieschi. Trovarsi tutti insieme a fare sport e a gustare un panino o una birra è un segnale distensivo che, siamo certi, non cadrà nel vuoto.
All’invito hanno risposto finora quattro candidati: Davide Galimberti, Stefano Malerba, Francesco Marcello e Paolo Orrigoni i quali daranno vita ognuno a una squadra di 4/ 8 giocatori per affrontarsi, a partire dalle 20,30 di sabato 4 giugno, in partite di due tempi da 5′ l’uno. Successivamente anche Andrea Badoglio e Flavio Pandolfo hanno aderito all’iniziativa.

Cos’è il paletto
All’oratorio San Vittore giocare a calcio è sempre stato un po’ problematico. Il campetto con il fondo di sanpietrini e le dimensioni irregolari, con tanto di alberi e colonne, teneva lontani i più timorosi. In compenso il campo da basket è un piccolo gioiello, sul quale si sono alternate generazioni di giovani varesini. E’ stato così che nel centro della città è nata questa nuova disciplina sportiva. Si gioca 4 contro 4 sul campo da basket con il pallone e le regole del calcio. Ma non ci sono né porte, né portieri: una squadra segna quando la palla colpisce il palo che sorregge il canestro.

La 12 ore
Il “paletto” vive il suo momento di gloria a settembre, quando per un paio di settimane decine di squadre si affrontano nel torneo che ricorda Daniel Malinverno e che è occasione, oltre che di sport, di incontro e fraternizzazione sui tavoli dell’improvvisato ristorante all’aperto che serve panini, salamelle e altre ghiottonerie. Quest’anno il torneo di settembre avrà un gustoso antipasto sabato 4 giugno. Organizzata dalla Casa di Paolo con il supporto della Fondazione Comunitaria del Varesotto, dalle 9 del mattino va in scena la dodici ore di paletto, “Un gol per Andrea, Luca e Paolo”, in ricordo dei tre ragazzi dell’oratorio travolti e uccisi nel luglio 2009 sulla bretella dell’autostrada alle porte della città. La manifestazione vedrà impegnate 10 squadre maschili e 4 femminili. Anche in questo caso l’attività sportiva sarà affiancata da stand gastronomici per sfamare giocatori e supporters. Ci penserà la collaudata organizzazione dei Monelli della Motta che con la Casa di Paolo collabora alla manifestazione. Ci sarà anche la possibilità di visitare la mostra fotografica curata ed allestita dai ragazzi di “Progetto Iris”, oltre che di partecipare a una gara di “twister” aperta a tutti.

La Casa di Paolo
La Casa di Paolo, nata in memoria di Paolo Dal Fior, una delle tre vittime, da quattro anni promuove il benessere di minori e famiglie, con particolare attenzione per situazioni di fragilità. Gestisce un centro diurno pomeridiano che accoglie dalle 14.15 alle 18 bambini/e e ragazzi/e delle elementari e delle medie dal lunedì al venerdì. Un’educatrice qualificata e un team di volontari dalle mille sfumature aiutano i ragazzi nello studio e nei compiti, prima di dedicarsi ad attività ludico-sportive come calcio, basket, yoga, laboratori di creatività, cineforum. Da quest’anno il centro è frequentato anche dai ragazzi del “Progetto Iris”, supportato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, che accompagna gli adolescenti nei primi due anni delle scuole superiori.

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