Varese: la “cultura dello sport” al centro della Lista Paolo Orrigoni

Stati generali sportivi per la civica del candidato sindaco di centrodestra

16 Maggio 2016
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La Lista Paolo Orrigoni Sindaco ha svolto, nel tardo pomeriggio di lunedì, gli Stati Generali dello Sport al collegio De Filippi per focalizzarsi su un tema particolarmente caro al candidato primo cittadino di centrodestra. Ecco un riassunto di quanto dichiarato dai vari relatori:

Gabriele Ambrosetti, vice allenatore Swansea City: porterei come esperienza una cultura dello sport che in Italia è difficile da costruire. So Paolo quanto sia legato ai giovani. I giovani in Gran Bretagna sono un patrimonio. Ogni esperienza va vissuta al massimo, occorre essere preparati. Vige la regola del.più bravo all’estero, delle competenze. In Italia questo non accade per il calcio.

Alberto Bonomi, presidente Federazione Pallavolo Varese: cerchiamo di collegare l’ attività scolastica con lo sport.E’ importante l’ avviamento allo sport. Ciò che io vorrei è una stretta collaborazione tra le istituzioni e le società sportive per il settore giovanile.

Marco Caccianiga, delegato provinciale Coni: credo che la cosa fondamentale sia l’ attività motoria che costruisce la passione per l’ attività sportiva..Serve accettare la sconfitta perché c’è qualcuno più bravo di te. Nessuno dice: oggi ho perso perché qualcuno è più forte di me. Non importa che sport un ragazzo sceglie: l importante è la cultura sportiva che diamo ai ragazzi.

Bruno Frigerio, presidente Fidal Varese: sono stati coinvolti fino a 7500 studenti all’anno per le gare, abbiamo numeri importanti. Per gli impianti ci sono note dolenti: a Varese la sistemazione dell’ impianto di Calcinate sarebbe importantissimo per tutta l’ atletica provinciale.

Renzo Oldani, presidente società ciclistica Binda: il Mondiale del 2008 è stato il più importante sul territorio, con l’unico obiettivo di fare grande Varese. Ha portato 26 milioni di euro territorio, asfaltature, infrastrutture e un grande indotto. Spero che nel prossimo futuro lo sport continui a promuovere il territorio, anche con il World tour, la Tre Valli Varesine e la Gran Fondo.

Noemi Cantele, pluricampionessa di ciclismo: non è semplice organizzare gare internazionali femminili, magari ci pensiamo per il 2018. La Gran Fondo è molto interessante, ci sono molti appassionati, persone anche disposte a muoversi e a spendere sul territorio.
Sarebbe bello che anche a Varese venissero atleti per migliorare. La mia ambizione è quella di creare sinergie tra sport, scuole e mobilità, incentivando l’ uso della bici

Daniele Riva, allenatore Basket carrozzina: per il mondo dello sport paralimpico Varese ha ritrovato basket in carrozzina ad altissimo livello, in cinque anni siamo 22esimi nel ranking europeo. Grazie alla giunta uscente, ha fatto tanto, siamonuno dei baluardi dello sport agonistico. Per sport paralimpico bisogna puntare su giovani e famiglie. A Varese arrivano atleti esteri portando la loro esperienza. Quelli che chiedo a Orrigoni è riuscire a fare comunicazione con le famiglie: l’ agonismo, con la possibilità di girare il mondo, vuol dire tanto sulle casse delle singole comunità. Roberto Bof è stato un portabandiera: il disabile pesa meno sulle famiglie e sulla comunità.

Daniele Cassioli, atleta sport disabili: le istituzioni devono essere vicine alle associazioni. Io vado nelle scuole a parlare, sono momenti importanti. Porto in giro un messaggio sportivo ed integrativo.

Fabio Fabiano, presidente Varese Olona Nuoto: con orgoglio dico che Varese per lo sport è uno dei capoluoghi più importanti d’italia. Noi non siamo uno sport minore. Stiamo risalendo la china con tanti giovani. Non abbiamo l’ abitudine a chiedere: una cosa interessante è il fatto di avere aiuto per l’ esposizione mediatica. La piscina purtroppo è l’ impianto più costoso e delicato: se saliamo in serie b non possiamo giocare Varese ma dobbiamo andare a Busto.

Maria Ida Piazza, assessore Sport: ho lavorato nei settori dell’ associazionismo sportivo e nell’ educazione per i più piccoli con il Centro di formazione fisico sportivo.

Giovanna Mapelli, Centro comunale: la soddisfazione per il lavoro di base importante, la cultura sportiva, rinforzando la salute, orientandosi per la parte motoria. Ogni anno inviamo 7 mila opuscoli per l’ avviamento allo sport su 34 discipline.

Maria Ida Piazza, assessore allo Sport del Comune di Varese: c è necessità rifacimenti degli impianti, servono partnership pubblico privato. I comuni da soli non ce la fanno.

Antonio Rossi, assessore regionale Sport: posso testimoniare che a Varese e’ molta più cultura sportiva che in altre città. Si investe molto per creare indotto, dal canottaggio al ciclismo. Questa è la strada da seguire. Varese ci ha seguito per i progetti nelle scuole primarie e nelle leve civiche. Bisogna proseguire sulla strada intrapresa in questi anni. Vanno migliorati gli impianti, con partnership pubblico privato. Ora va considerato il nuovo codice degli appalti, con il 30% della parte pubblica. Diamo anche aiuto con la dote sport alle famiglie e alle società sportive.

Conclusione
Paolo Orrigoni, candidato sindaco del centrodestra: credo che lo sport faccia parte sempre più nella vita delle famiglie. Dietro c’è la capacità di lavorare in una squadra, l’ impegno, il superare gli ostacoli. Vanno bene gli impianti, le attività da migliorare: deve essere assoluto l’ impegno, ma dobbiamo anche guardare alle risorse umane, dando una mano a tutte le associazioni per una adeguata formazione degli insegnanti. Siamo anche in questo a favore delle famiglie, aiutiamole, per affidare i nostri figli a ottime società con ottimi formatori. Facciamo crescere brave varesine, e bravi varesini anche e grazie allo sport.

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