L’Associazione Frontalieri Ticino era presente ieri mattina al Tavolo Istituzionale di Confronto di Como, che si è riunito per raccogliere le proposte delle rappresentanze del territorio provinciale.
L’incontro è stato l’occasione non solo per un lavoro proficuo tra le parti, ma anche per stabilire che la stessa associazione rappresentante i frontalieri sarà presente ai prossimi tavoli di audizione e di lavoro delle province di Como e Varese, ossia gli incontri che lavoreranno alla nuova configurazione della “Area di Vasta Zona” che riunirà le province di Varese, Como, Lecco e Sondrio.
Altro importante appuntamento per l’Associazione sarà il tavolo di lavoro della Regione Lombardia, convocato per venerdì 20 maggio. In tale data la giunta e il presidente della Regione Lombardia hanno convocato parlamentari lombardi, sindaci, Comunità Montane, Province e l’Associazioni Frontalieri Ticino per individuare soluzioni concrete alle problematiche che i territori di confine dovranno affrontare se venisse firmato a luglio il nuovo accordo italo-svizzero. In virtù di una mozione del 3 maggio approvata dal Consiglio regionale, infatti, il Presidente Roberto Maroni dovrà farsi portavoce presso il Governo delle preoccupazioni di enti e lavoratori, al fine di ottenere una pressione fiscale per i frontalieri pari a quella preesistente la nuova Convenzione e per giungere ad un accordo scritto fra Stato e comuni sulla questione dei ristorni.
Frontalieri, l’associazione: “Importanti i tavoli di confronto”
L’Aft soddisfatta della prima riunione a Como
17 Maggio 2016
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