Frontalieri: tavolo in regione con sindaci e parlamentari

Iniziativa dell’assessore Brianza col governatore Maroni

17 Maggio 2016
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“Sono stati convocati per venerdì 20 maggio alle ore 15 a palazzo Pirelli, per un incontro con il presidente Roberto Maroni, tutti i parlamentari lombardi, i sindaci di quei paesi che da almeno tre anni percepiscono i ristorni e i rappresentanti delle Comunità montane, delle Province, delle forze sociali e delle associazioni dei frontalieri, per condividere le tematiche che riguardano i lavoratori frontalieri e le problematiche che interessano i territori di confine e cercare, tutti insieme, di dare risposte concrete”.

Lo ha dichiarato l’assessore al Post Expo e Città Metropolitana e delegata ai Rapporti con la Repubblica e Cantone Ticino di Regione Lombardia Francesca Brianza.

“La revisione degli accordi bilaterali tra Italia e Svizzera – continua l’assessore – da cui si discute da molto tempo, sta arrivando alle battute finali. Il nuovo accordo, che sostituisce quello del 1974, è già stato parafato il 22 dicembre scorso e nei prossimi mesi passera’ dal Parlamento italiano per la ratifica”.”In quella sede – precisa l’assessore Brianza – potremo giocarci le ultime carte perché si entrerà nel merito della nuova tassazione che graverà sui lavoratori frontalieri e sui trasferimenti ai comuni di frontiera”. “La convocazione di questo Tavolo – prosegue l’assessore Brianza – ci e’ stata chiesta dal territorio e dal Consiglio regionale che, con l’approvazione della mozione relativa alla convenzione tra Italia e Svizzera, ha impegnato il presidente Roberto Maroni e Regione Lombardia ad intervenire in merito alle questioni riguardanti i lavoratori frontalieri e i territori di confine”.

“A fianco del chiaro impegno di Regione Lombardia – afferma l’assessore – vogliamo ascoltare tutti gli altri interlocutori e chiediamo ai parlamentari lombardi, che ben conoscono la realtà dei territori di confine, una presa di posizione univoca a tutela degli oltre 60.000 lavoratori frontalieri e a garanzia delle risorse per i comuni di frontiera”.

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