Coronavirus, emergenza salute e lavoro frontalieri. Brianza “Situazione drammatica, occorre fare presto”

La Vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza, ha formulato delle precise richieste affinché il Presidente di Regione Lombardia e gli assessori competenti sollecitino i governanti elvetici e il Governo italiano per adottare provvedimenti urgenti a salvaguardia dei posti di lavoro

10 Aprile 2020
Guarda anche: Lavoro

In Regione Lombardia, si è riunita la Commissione Speciale Lombardia-Svizzera per discutere della difficile situazione che sta colpendo i lavoratori frontalieri a seguito delle misure messe in campo dai Governi per contrastare il diffondersi dell’epidemia di Corona Virus.

Sul tema, la Vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza, ha formulato delle precise richieste, oggi incluse in una risoluzione, affinché il Presidente di Regione Lombardia e gli assessori competenti sollecitino i governanti elvetici e il Governo italiano per adottare provvedimenti urgenti a salvaguardia dei posti di lavoro e per tutelare la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

La richiesta formulata è che venga tutelata la salute dei lavoratori anche frontalieri con ogni possibile provvedimento e anche attraverso l’utilizzo obbligatorio, nei luoghi di lavoro, dei dispositivi di protezione individuale onde evitare il diffondersi di contagio e pure il conseguente rischio del “contagio di ritorno”, anche attraverso apposite operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro e l’adozione negli stessi di protocolli anti-contagio.

“Oggi più che mai – ha dichiarato Brianza – ci sentiamo vicini al popolo svizzero e in particolar modo al Canton Ticino che, come noi in Lombardia, sta pagando il prezzo più alto in termini di contagi per quanto riguarda l’epidemia di coronavirus. Al contempo – prosegue – ci giungono notizie preoccupanti di licenziamenti e che riguardano la sicurezza dei lavoratori”.

“La grave situazione emergenziale che si è innescata a seguito dell’epidemia e le diverse misure restrittive che i governi hanno adottato per cercare di contenere il contagio – prosegue – stanno mettendo in ginocchio intere famiglie: molte aziende hanno chiuso e chi può ancora lavorare è messo in grave difficoltà dalla chiusura di numerosi valichi di frontiera. È cruciale quindi prendere in considerazione la riapertura di alcuni valichi per aiutare chi sta ancora lavorando a raggiungere la propria destinazione”.

“Oltre a questo – continua – ci sono intere categorie come i liberi professionisti o i lavoratori con un contratto a tempo determinato, interinale, di stage o apprendistato che sono maggiormente svantaggiati dall’attuale situazione e per questo vanno tutelati affinché conservino il proprio lavoro in questa fase e anche alla fine dell’emergenza sanitaria”.

Per questo motivo, è indispensabile che siano velocemente rese operative misure di sostegno al reddito di tutti i frontalieri che perdono il lavoro, anche estendo a tutti costoro la possibilità di accedere alle indennità previste per chi lavora in Italia;

“Occorre fare presto – conclude Brianza – molte persone infatti hanno già ricevuto la lettera di licenziamento. Bisogna attivare al più presto degli ammortizzatori sociali per fare in modo che questi lavoratori non perdano il proprio posto di lavoro”.

Tag:

Leggi anche: