Una nomina europea di prestigio, in linea con la sua passione per l’autonomia locale e la valorizzazione dei popoli. Un’opportunità che gli consentirà di seguire da vicino i lavori del Parlamento Europeo e intervenire con emendamenti e pareri.
Matteo Bianchi, segretario provinciale della Lega Nord e sindaco di Morazzone, lunedì prossimo, 26 gennaio, sarà ufficialmente nominato membro del Comitato delle Regioni a Bruxelles, un sorta di Parlamento delle autonomie di secondo livello per la legislatura 2015-2020.
Bianchi entrerà quindi in questo Comitato composto da sindaci e rappresentati delle Regioni con competenze nella valorizzazione delle realtà locali.
Composto da circa 350 elementi, l’organismo ha il compito di “vigilare” sulla legislazione Ue che per tre quarti avviene proprio a livello territoriale e poi per fungere da cinghia di trasmissione tra la Ue e i cittadini, allo scopo di rendere meno distante l’istituzione di Bruxelles.
«Lunedì prossimo ci sarà la ratifica della nomina dei componenti espressi dal Governo italiano (in tutto sono 24, di cui solo 8 sindaci) e la prima seduta si terrà l’11 febbraio – commenta Matteo Bianchi – si tratta di un incarico prestigioso che mi darà l’opportunità di dedicarmi a uno degli aspetti per me più importanti della politica, quello dell’Europa e della sua integrazione che deve anzitutto tenere conto dell’interesse dei popoli. Le funzioni di questo Comitato sono di tipo consultive, ma consentono di avere accesso a tutti gli atti del Parlamento e di intervenire con emendamenti e pareri».
Bianchi, che rappresenterà la Lega Nord nel Comitato con Luca Zaia, promette già “battaglia”: «Tenevo a questo ruolo perché sento mio il pensiero spinelliano di un’Europa basata sulle regioni e le autonomie locali – conclude Bianchi – in questo momento stiamo andando purtroppo nella direzione opposta e mi prometto di sfruttare questa opportunità per coordinare azione su temi ben più vicini ai cittadini e ai loro reali bisogni. Un obiettivo politico che un leghista deve sempre portare avanti. Ora più che mai».