Busto Arsizio: il no al burqa spacca la politica

Checco Lattuada, storica leader della destra e ora esponente di Busto Grande, definisce ridicola la decisione della Giunta

05 Dicembre 2015
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Burqa

“Elaborare uno stratagemma per ribadire il proprio no al burqa è solo una campagna elettorale anticipata, in alcuni casi persino incoerente”: non è un esponente della sinistra bustocca a scagliarsi contro la modifica di regolamento proposta da Lega e Forza Italia, bensì Checco Lattuada, storico leader della destra e ora tra i padri fondatori della lista civica Busto Grande.

Come riporta La Prealpina, Lattuada riconosce “una certa coerenza ai leghisti, che hanno condotto certe battaglie anche quando non c’era la foga di dimostrarsi anti-islamici: ma i berlusconiani scadono davvero in una proposta inutile”. Secondo l’esponente di Busto Grande, “non credo che un terrorista, per non dare nell’occhio, si copra in qualche maniera, men che meno con un burqa. E comunque esistono già norme per evitare certi eccessi, senza bisogno di inventarsi nuove formule solo per dimostrare di essere sul pezzo”.

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