
«Saremo in piazza per una questione di libertà e per Max Fanelli», spiegano gli attivisti varesini di Possibile, la formazione politica lanciata lo scorso luglio da Giuseppe Civati.
Saranno in piazza a Varese domenica mattina 25 ottobre, in centro, informando i cittadini di quella che ritengono una «vicenda che limita i diritti non solo dei morenti e dei malati incurabili, ma di tutti i cittadini». Da 25 mesi, infatti, giace in Parlamento la Legge di iniziativa popolare sul “Fine vita” perché i capigruppo non hanno trovato un accordo per calendarizzarla.
«Cercheremo di essere la voce di Max Fanelli, malato di SLA, che ha annunciato nei giorni scorsi la propria decisione di sospendere le cure chiedendo che la proposta di iniziativa popolare sia calendarizzata».
«Non riesco – ha scritto Fanelli in un carteggio con Laura Boldrini – ad avere fiducia nella grande maggioranza dei capigruppo quando, da 25 mesi, hanno dimostrato completa indifferenza a tematiche che riguardano il fine vita, un argomento che dovrebbe essere trattato con un rispetto laico e con sensibilità verso coloro che soffrono una condizione disumana».
«Saremo in piazza – concludono gli attivisti di Possibile – per chiedere di avere in breve tempo una legge degna di un Paese laico e civile».