In un anonimo venerdì di marzo, mi capita sotto gli occhi un articolo pieno di sorprendenti inesattezze e che dimostra incapacità di amministrare un ente pubblico.
È il comunicato di Francesco Attolini firmato come (ir)responsabile di Fratelli d’Italia.
Partiamo dal presupposto che io supporto Busto Grande, che crede e punta in Antonelli Emanuele sindaco di Busto Arsizio. Emanuele è candidato a prescindere dalla decisione di alcuni partiti di sostenerlo o meno: tant’è che noi di BG non partecipiamo a nessuna trattativa, ma accogliamo chi spinge per il nostro progetto.
Le cose non vere sono evidenti: Attolini dichiara di non aver nulla contro Emanuele Antonelli, quando pubblicamente, e non solo, ha dichiarato di non poter accettare il suo nome, perché colpevole, insieme a noi ex An, di aver valutato Ignazio La Russa come non adeguato ad essere un leader di partito, o comunque non all’altezza per essere considerato il nostro faro politico.
Questa sua affermazione è figlia del gran bene per Busto? Non credo proprio, anzi è figlia della vecchia politica, quella che con Busto Grande vogliamo abbattere!
Altra cosa non vera riguarda il fatto che Emanuele non si dimise da nulla: il Popolo della Libertà chiuse i battenti, e, siccome lui e noi non siamo mai stati di Forza Italia, abbiamo deciso di prendere strade diverse rispetto ai partiti.
Perciò il fortino nessuno lo abbandonato. Casomai bisogna chiedersi come mai in questi anni di gestione di un partito di opposizione nazionale, come Fratelli d’Italia, non si sia riusciti ad aumentare le schiere di militanti. Ma questi rimangono fatti di Attolini.
Ricordo che ero io il coordinatore del comitato referente di Giorgia Meloni per Busto Arsizio, in quel 16 dicembre di qualche anno fa, quando il nome del partito ancora non esisteva. Poi, per divergenze sul progetto, l’ho abbandonato e nonostante questo Fratelli d’Italia mi chiese di dare una mano ad Attolini per le elezioni imminenti.
Per quanto riguarda le capacità amministrative invece siamo lontani anni luce: ci stiamo approntando a votare un sindaco e un consiglio comunale e nell’ultimo anno non c’è stata una parola proveniente da Attolini, e quindi purtroppo da Fratelli d’Italia, che abbia aperto un dibattito, dato un consiglio o una critica sull’amministrazione municipale e i suoi temi. Le uniche parole sono “e i marò?” “Crozza comunista” e tante altre di questo tenore (come sulla negatività dell’assistenza ai clochard perché presenti anche stranieri.
Basterebbe questo per squalificare il personaggio, ma aggiungerei un altro particolare: i militanti di Fdi sono totalmente in contrasto con il loro portavoce Attolini.
Questo lo so io e forse fa finta di non saperlo il Francesco furioso, che in fin dei conti basterebbe si calasse un po’ di più in quel “bene di Busto” più volte richiesto da un noto direttore di giornale bustocco.
Matteo Sabba