Francesco Attolini “Busto Arsizio piena di piccoli Totò Riina che non sono italiani”

La nota dell’ex segretario cittadino di Fratelli D’Italia

20 Novembre 2017
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Mentre in molti gioiscono per la morte di Totò Riina, non ci si accorge che in città come Busto Arsizio, siamo pieni di piccoli Totò Riina che portano un altro cognome e non sono Italiani.

Un esercito di piccoli criminali, forse meno crudeli e cruenti , forse meno organizzati, ma pur sempre criminali, che in modo silenzioso hanno ormai invaso le nostre città e ogni tanto colpiscono, anche in pieno giorno.

Il quartiere San Michele nel quale risiedo sta assistendo inerme a furti in abitazione e ora pure a malmenaggi.

Abbiamo toccato il fondo? A cos’altro dobbiamo assistere?

Colpevolizzo Rogora? Certamente no, fa quel che può. Colpevolizzo i vigili? Nemmeno, non possono essere ovunque e in ogni secondo.

E allora dobbiamo pensare a nuove ricette, non possiamo tacere.

Credo che l’unica soluzione sia una maggior attenzione di ognuno di noi a vigilare sulla città e chiamare le forze dell’ordine per ogni soggetto che desta preoccupazione o manifesta violenza.

Il controllo di vicinato non basta, serve un attenzione diurna di tutti, serve introdurre il concetto Anglosassone di polizia di comunità, perché chi non ha segnalato quel potenziale criminale è purtroppo in qualche modo responsabile di questo fatto, ma chi è ancora più responsabile è chi minimizza questa criminalità straniera, come la sinistra e la finta sinistra ossia i grillini.

Non c’è differenza tra la violenza di un’Italiano e quella di uno straniero però purtroppo i numeri giocano a loro sfavore, se non vogliono indignarsi, almeno però prendano coscienza dei numeri, basta la quinta elementare per saper leggere e interpretare certi numeri.

Mentre io mi indigno pubblicamente e cerco di elaborare ricette pubblicamente, mi tocca però constatare che molti dormano sonni tranquilli e si indigna solamente per le stupidate folkloristiche scritte su facebook (anche dal sottoscritto).

Sulle cose importanti però la Sinistra non c’è e ciò è molto triste, è più facile fare i selfie col Renzi che fare qualcosa di concreto contro la criminalità.

Gente come Brugnone fa serate contro le mafie ma non si accorge che quella violenza usata è una violenza mafiosa, una violenza mafiosa “senza brand”, quando c’è il “brand” degli Spada di Ostia allora il PD scende in piazza, quando è un anonimo rumeno e nigeriano che semina terrore e violenza, pensano bene di fare gli omertosi.

Gente come la Sen.Erica D’adda, come fa a difendere questi personaggi criminali? Come fa a tacere? Il loro silenzio omertoso puzza. Come fa a tacere e non condannare questi atti che appartengono a società incivili. L’illegalità non dovrebbe avere colore, però quando a perpetrare questi reati è uno  straniero, si moltiplicano gli struzzi e gli omertosi, tutti intenti a farsi il selfie con Renzi. E tra un selfie e un sano stupido sfottò calcistico, la gente viene picchiata e giace in coma. Totò Riina è morto, ma l’omertà dilaga!

Io non mi arrendo a questa criminalità dilagante e mi adopererò personalmente e politicamente per combattere questa criminalità.

Mi rendo conto che non sia facile e sarà facile, è più facile vomitare parole contro un sano stupido e innocuo sfottò calcistico, che contrapporsi a questi criminali.

Intanto io non ho mai torto un capello a nessuno, mentre gli amici Nigeriani e Rumeni del PD a Busto hanno già dato grandi prove di eccelsa convivenza civile.

Purtroppo un sano stupido sfottò calcistico fa più rumore mentre la violenza su una vecchietta non fa rumore, non fa rumore perché noi facciamo il silenzio, il silenzio è colpa nostra, bisogna reagire con ogni mezzo contro chiunque semina terrore e violenza nella nostra città.”

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