Riforma della Sanità in Regione: via alla discussione. “Valanga” di emendamenti

Sarà guerra per l’approvazione della nuova legge sulla sanità. Sono stati presentati 2.547 emendamenti e 13.537 ordini del giorni, in particolare dall’opposizione

14 Luglio 2015
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E’ iniziata con l’intervento del presidente della Commissione Sanità Fabio Rizzi (Lega Nord), relatore insieme ad Angelo Capelli (Ncd), la prima seduta consiliare dedicata all’esame del progetto di legge “Evoluzione del sistema socio sanitario lombardo”. Fabio Rizzi ha illustrato i contenuti del provvedimento specificando come il Consiglio in questi giorni sarà chiamato a discutere e confrontarsi sulla nuova governance del sistema sociosanitario, mentre in autunno la Commissione entrerà nel merito degli aspetti sociosanitari più
specialistici, oggetto del progetto di legge già iscritto all’ordine del giorno della stessa Commissione e che si propone di riformare gli altri 8 titoli della normativa vigente.

Avviando i lavori, il presidente del consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha informato l’Aula sul numero definitivo degli emendamenti (2.547) e degli ordini del giorno (13.537), presentati in particolare dai gruppi di opposizione. “E’ un vero
e proprio record per l’Assemblea lombarda – ha commentato il Presidente Cattaneo – che però non deve impedire un clima costruttivo”.

“Questa legge non è propriamente una riforma, ma risponde alla necessità di evoluzione di un sistema sanitario che funziona e che abbiamo l’ambizione di migliorare ulteriormente per adeguarlo alla società che cambia – ha detto il presidente della Regione Roberto Maroni, prendendo la parola in Aula – tra i pilastri per noi irrinunciabili ci sono il principio di libera scelta del cittadino e il miglioramento dell’assistenza ai malati cronici. Questo provvedimento, una volta approvato, ci consentirà di dimezzare il numero delle ASL, di integrare le strutture sanitarie e sociali, di creare un’unica centrale acquisiti e di ottenere risparmi che verranno reinvestiti a beneficio della salute dei cittadini”.

Rivolgendosi ai gruppi di minoranza, Maroni ha aggiunto: “Siamo disponibili a valutare insieme modifiche migliorative all’interno dell’impianto della legge”.

L’Assemblea ha poi respinto – dopo una breve discussione che ha coinvolto i consiglieri Enrico Brambilla e Carlo Borghetti (Pd), Dario Violi e Stefano Buffagni (M5S), Umberto Ambrosoli (Patto civico), Angelo Capelli (Ncd) e l’Assessore all’Economia Massimo Garavaglia – le questioni sospensive e pregiudiziali poste da Pd e M5S.

La seduta consiliare si è conclusa dopo una riunione dei Capigruppo, presieduta da Raffaele Cattaneo, che ha trattato la richiesta delle minoranze di ampliare la discussione generale, concedendo ad ogni Consigliere un tempo superiore ai dieci minuti massimi previsti per intervento. Dopo la Conferenza si sono riuniti separatamente i gruppi di maggioranza e minoranza per una valutazione sull’ordine
dei lavori: la seduta riprenderà alle ore 15.

La stessa Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che la consultazione della documentazione, degli emendamenti e degli ordini del giorno presentati sarà  possibile solo per via telematica: non saranno pertanto stampate copie cartacee, considerato che il numero complessivo supererebbe in tal caso le 150mila fotocopie con costi particolarmente gravosi per l’istituzione regionale.

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