L’assessore di Regione Lombardia con delega agli Enti locali ha incontrato i vertici di Poste Italiane in merito all’apertura degli sportelli postali su tutto il territorio lombardo che, a causa dell’emergenza Covid, sono stati temporaneamente chiusi o aperti in orario ridotto.
“Durante il periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria – ha spiegato l’assessore – l’azienda non ha mai chiuso i battenti e, con un grande sforzo, ha cercato di mantenere aperti la maggior parte dei presidi, consapevole del fatto che erogano servizi di particolare rilievo per la cittadinanza, soprattutto nei piccoli Comuni”.
Nei mesi di marzo e aprile, adozione di idonee misure di prevenzione per consentire agli utenti di usufruire del servizio in totale sicurezza. Dall’altro rimodulazione di turni e orari di apertura al pubblico. Ciò in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale. Poste, in questo periodo di emergenza, ha incrementato delle consegne relative agli acquisti online. E altresì messo in moto un incremento delle assunzioni per addivenire alle nuove esigenze della cittadinanza.
“Terminato il periodo di criticità – sottolinea l’assessore – la riapertura degli sportelli è stata progressiva. Al momento, su 1.868 uffici postali presenti in Lombardia, sono ancora poche centinaia quelli non ancora pienamente operativi a emergenza Covid terminata. L’obiettivo, ora, è di arrivare entro la fine di ottobre portando a regime ordinario l’esercizio di tutti gli uffici postali. In tal senso, dall’incontro odierno ci sono state rassicurazioni perché entro qualche settimana si rientri in una situazione di normalità nell’interesse dei cittadini”.
“Monitorerò le aperture – conclude l’assessore – per il ripristino totale della situazione ante Covid in tutti i Comuni. Da questo punto di vista i dati dell’Azienda sono confortanti”.