C’è fiducia, da parte di Uncem, sul piano di dieci punti presentati dall’Amministratore delegato di Poste italiane Matteo Del Fante in chiusura dell’evento di lunedi scorso con i Sindaci dei piccoli Comuni d’Italia, a Roma. Uncem ha già avviato il dialogo con Poste per rendere operative le proposte da portare sui territori. “La giornata di lunedi è il risultato dal lavoro fatto negli ultimi cinque anni in particolare dalle Associazioni degli Enti locali – spiega il Presidente Uncem, Marco Bussone – volto a spiegare cosa sono i territori, montani, e di cosa hanno bisogno. Lavoro che parte con Poste, che apre una strada e inverte la tendenza, ma che deve toccare telefonia mobile, tv, infrastrutture digitali, agende di servizi, ma anche concessioni autostradali, opere pubbliche, investimenti e opportunità della green economy. Il Paese ha il suo tessuto connettivo nelle reti e nei distretti, nei piccoli Comuni che imparano a lavorare insieme e a costruire risultati operativi a vantaggio delle comunità che li vivono e li plasmano”.
La legge sui piccoli Comuni, la 158 del 2017 dà i primi risultati che Uncem auspicava. Fissa una cornice per interventi concreti da parte di Comuni, Unioni montane, poi privati e imprese, ma anche Regioni e lo stesso Stato. “I 16 articoli della 158 sospendono l’interventismo e la smania regolatrice dello Stato per aprire a percorsi di futuro che sono da costruire, all’interno di quelle sfere date. Dunque sono complessi. Da programmare e pianificare. Parla anche di servizi postali, all’articolo 9, di novità e di futuro. Lavoriamo per attuarlo, quel piano, rispondendo a una legge”, evidenzia Bussone. “Con Poste non ci siamo sempre capiti in passato, ma ora invertiamo le rotte, diamo fiducia al piano che verificheremo tra un anno – conclude il Presidente Uncem – E da oggi lavoriamo operativamente. Mettiamo al centro comunità e territori come vogliono i dieci punti varati davanti a 3.500 Amministratori comunali”.