Poste Italiane, si apre un nuovo ciclo

Tesorerie comunali, postamat, wi-fi e postino telematico le novità

26 Novembre 2018
Guarda anche: Attualità

Con Poste apriamo una fase nuova di collaborazione. Interazione, dialogo, fiducia Oggi a Roma l’Amministratore delegato Del Fante e la Presidente Farina, davanti a 3.500 Sindaci, hanno detto sì alle nostre proposte, alle proposte fatte negli ultimi anni da Uncem. Tesoreria per i Comuni e gli altri Enti territoriali, postino telematico che arriva a casa, potenziamento delle consegne di pacchi, wi-fi gratuito negli uffici. E anche nuovi Postamat, desk automatici per molteplici serie di operazioni. Poste raccoglie il nostro appello e accompagnerà la pubblica amministrazione nella digitalizzazione dei processi, nella riduzione del divario digitale, aumentando i servizi offerti ai cittadini”.

Esprime soddisfazione il Presidente Uncem, Marco Bussone, per quanto stamani affermato dai vertici di Poste Italiane. Impegni concreti, che Uncem ha sempre sollecitato, con investimenti efficaci nelle aree interne e nei piccoli Comuni, montani in particolare. La strategia di Poste, con un decalogo di impegni annunciati da Del Fante ai Sindaci, rende efficace quanto scritto nella legge 158/2017 – per la quale Uncem, con il past president on. Enrico Borghi, si era spesa con impegno e proposte, entrate nella norma votata all’unanimità dal Parlamento. “All’articolo 9 si impegna Poste a configurare nuovi servizi nei centri delle Alpi e degli Appennini – aggiunge Bussone – Ci siamo. L’impegno di oggi è importantissimo. Lavoriamo da oggi per rendere efficaci le proposte”.

Tra gli impegni assunti da Poste Italiane, il servizio di Tesoreria in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, l’installazione di nuovi sportelli automatici Postamat, la fornitura di servizi presso la rete dei tabaccai e a domicilio tramite i portalettere nei 254 Comuni non serviti da un Ufficio Postale, nuovi investimenti per rafforzare la sicurezza dentro e fuori gli uffici postali, il servizio Poste Wi-Fi gratuito in tutti gli uffici dei piccoli Comuni, il potenziamento delle risorse degli uffici nei Comuni turistici, l’abbattimento delle barriere architettoniche negli Uffici Postali di oltre mille Comuni. Proposte accolte favorevolmente dalla Giunta e dal Consiglio Uncem, dai vicepresidenti Uncem Alberto Mazzoleni, Antonio Di Maria, Vincenzo Luciano, alla guida di importanti delegazioni a Roma di Sindaci delle valli alpine e appenniniche.

Poste è un pezzo della comunità – sottolinea Bussone – Non solo servizi, ma raccolta del risparmio, pensioni, fiducia che le persone, la comunità ripone in un pezzo di istituzione che è un pezzo di Stato sui territori. Vicino al Municipio, alla chiesa, alla farmacia, l’ufficio postale ha un ruolo all’interno dei nostri borghi appenninici e alpini. Un antidoto allo spopolamento e alla desertificazione commerciale che oggi tocca 200 Comuni italiani, di cui 90 in Piemonte, e altri 500 a rischio. Una fiducia, un rapporto con i territori, storico. Per questo, quando orari e servizi sono stati rivisti, le comunità hanno manifestato la loro contrarietà alla riduzione dei servizi”. “Stringiamo un nuovo patto – commentano Mazzoleni e Luciano – una nuova reciproca fiducia, nuovi investimenti che possono sostenere i Comuni nel lavoro insieme, congiunto, nel dare nuovi servizi ai cittadini e a chi sceglie i nostri territori per fare impresa e per reinsediarsi con la propria famiglia. Ci crediamo e vogliamo la giornata di oggi con Poste dia il via a un nuovo piano e a nuove sinergie che poi verranno plasmate sulla necessità dei diversi ambiti territoriali, in un dialogo con i Comuni, con i Sindaci, con le Amministrazioni, che siamo certi non mancherà in futuro”.

Tag:

Leggi anche: