L’orsa del Trentino e la Destra

Il commento di Alfonso Indelicato sul caso dell’Orsa del Trentino uccisa

16 Agosto 2017
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“Che post, para e cripto comunisti protestassero  per l’uccisione dell’orsa Kj2 lo si dava per scontato. Che considerassero tale uccisione alla stregua dell’assassinio di un essere umano, pure. Prolifera da quelle parti una visione della realtà di tipo indifferenziato ed egualitaristico, nel senso che l’idea di un cosmo (dal greco kosmos = ordine) gerarchicamente ordinato – come lo riteneva ad esempio quel noto fascista di Dante Alighieri – fortemente gli ripugna, evocando cupi incubi dittatoriali. Ricorda chi scrive un collega il quale portava il volto adorno di un cespuglioso e incolto barbone, che principiava dagli zigomi per scendere giù giù fin sul colletto della camicia. Quando qualcuno gli chiedeva le ragioni di quella scelta estetica, egli rispondeva che non intendeva regolarsi la barba perché non riteneva giusto “reprimerla”. Ecco, questo è il tipo umano. Dunque, tutto ciò non stupisce e non indigna.

Diverso è il discorso per quanto riguarda quei membri del nostro ambiente politico che dicono le stesse cose dei precedenti: spargono gli stessi lamenti, lanciano le stesse maledizioni e minacce. A questi, in verità, l’universo non dovrebbe apparire come un composito minestrone da cui trascegliere, di volta in volta, ciò che soggettivamente piace; non dovrebbe essere ignoto che fra l’animale e l’uomo non vi è un rapporto di continuità, ma vi è un salto ontologico, nel senso che quest’ultimo, come scrive Aristotele, è l’unico “animale dotato di ragione” (zoon logon echon). Non si sta certo facendo, qui, alta cultura; per discernere l’ordine insito nell’universo non occorre essere filosofi e neppure cristiani: basta avere il buon senso della contadina (ed infatti i contadini non sono mai ecologisti, a meno che non siano cittadini importati).

Come mai la peste animalista è penetrata nella Destra? Che essa si sia presentata come una specie del genere ambientalismo, veicolato da suggestioni tolkiniane?  Ma Tolkien scrive un romanzo fantastico, in cui volpi pensanti e alberi parlanti  hanno la loro ragion d’essere, mentre fuori di lì non l’hanno. Inoltre, da buon cattolico, egli sarebbe di certo inorridito di fronte alla sostanziale equiparazione dell’uccisione dell’orsa con quella di esseri umani che oggi viene proposta in centinaia di siti e pagine FB.

Questa equiparazione fa capire quanto la confusione e il sovvertimento dei valori della Tradizione siano penetrati anche fra di noi, e, se vogliamo, quanto manchino oggi certe letture che furono compagne illo tempore agli attempati post fascisti di oggi. Navighiamo in un mare magno in cui raccattiamo frammenti sparsi sul pelo dell’acque, e pazienza se questi nulla hanno a che vedere con  la nostra storia. Del resto, ci si prepara a buttare via anche la fiamma tricolore: che la si voglia sostituire con l’orsa defunta?   

Viene in mente la celebre profezia di Chesterton: “Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa  quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. Oggi il tempo preconizzato da Chesterton è venuto. Solo che si pensava che saremmo stati noi a sguainare quelle spade, e non a farci araldi del mondo alla rovescia.”

Alfonso Indelicato
Consigliere comunale di FdI – AN eletto a Saronno

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