
Il Direttore del Distretto di Busto e i volontari che si occupano di Belen e della sua famiglia si sono incontrati il 28 settembre 2015 ed hanno messo al centro dell’attenzione la salute della piccola Belen, per la quale, in molti, in questi mesi, si sono attivati a ricercare le migliori condizioni di cura. La gravità e la complessità del suo percorso terapeutico richiedono, inevitabilmente, forti e chiare intese fra più risorse del territorio.
Il percorso sanitario necessita impegni costanti e continuativi, nel tempo, sia economici che assistenziali. La famiglia, l’associazione AIAS, l’ASL, gli esponenti della vita politica amministrativa della città sono consapevoli che serva una compartecipazione condivisa del percorso di cura della bambina.
Durante l’incontro è stato definitivamente chiarito che, a seguito dell’autorizzazione regionale alle cure all’estero rilasciata ai genitori della piccola Belen, l’ASL si farà interamente carico delle spese per i ricoveri ospedalieri di Belen in Germania e di un accompagnatore, mentre le spese di viaggio nonché l’onorario del medico americano, libero professionista, verranno rimborsate in una percentuale variabile (che approssimativamente è stata valutata del 90%), secondo il reddito del nucleo familiare della piccola. Ovviamente, saranno a carico della famiglia tutte le altre spese connesse ai ricoveri (interprete, soggiorno e viaggio del padre, etc.). È stata dunque apprezzata e riconosciuta l’importanza dell’iniziativa dell’associazione AIAS e del contributo offerto dalla cittadinanza per far fronte anche a queste spese incombenti.
I partecipanti all’incontro hanno collaborato per definire il progetto terapeutico assistenziale di Belen; progetto che ha, nella “presa in carico e nella continuità di cura”, i suoi punti di forza, in sintonia con il principio ispiratore della Legge Regionale “Evoluzione del sistema socio sanitario lombardo”, che prenderà avvio nel 2016. Elemento cardine di questa evoluzione sarà proprio l’integrazione di tutte le risorse del territorio, di cui le associazioni di volontari rappresentano un elemento irrinunciabile.
Belen e la sua famiglia possono quindi testimoniare l’esercizio concreto del diritto alla salute e alla cura, un valore per tutti i partecipanti all’incontro, in cui è stata messa al centro la piccola, al di là delle norme ed applicazioni amministrative che possono rendere problematiche, a volte, anche posizione vicine.