Expo 2015, Maroni riferisce in consiglio regionale: “L’osservanza delle leggi il faro della mia politica”

Il presidente della Regione Lombardia è intervenuto durante la seduta dell’assemblea il giorno dopo l’avviso di garanzia, ribadendo rispetto per le istituzioni e la magistratura. Accolto da un applauso al suo arrivo dai banchi del centrodestra

15 Luglio 2014
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Fotomaroni

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni è intervenuto oggi, martedì 15 luglio, durante la seduta del consiglio regionale. Per chiarire subito, il giorno dopo l’avviso di garanzia, la sua posizione “di rispetto delle leggi” e per ribadire la propria fiducia nelle istituzioni e nella magistratura.

“Il rispetto assoluto delle leggi è il faro che ha sempre guidato e sempre guiderà la mia azione istituzionale e politica. Sono assolutamente tranquillo e allo stesso tempo sono molto sorpreso. Per quanto di mia conoscenza è stato ed è tutto assolutamente regolare, trasparente e legittimo e sono fiducioso che le cose verranno al più presto chiarite”  ha spiegato il Maroni, che in aula, durante la seduta del consiglio regionale lombardo, ha riferito in merito all’inchiesta della Procura di Busto Arsizio.

AVANTI CON DETERMINAZIONE PER REALIZZAZIONE PROGRAMMA – “Ringrazio la Maggioranza e ringrazio gli assessori, sia per la dimostrazione d’affetto – ha sottolineato Maroni, riferendosi all’applauso con cui tutti i consiglieri della Maggioranza e tutti i componenti della Giunta regionale lo hanno accolto al suo arrivo in Aula -, che per la solidarietà che mi hanno espresso, che mi dà la forza di continuare e di garantire, alla mia Maggioranza e al Consiglio regionale, che sono determinato a proseguire nell’azione di governo della Regione, per realizzare il programma per cui siamo stati eletti, nel rispetto assoluto delle leggi, come ho sempre fatto nella mia ormai ultraventennale storia politica e nella mia storia personale, perché il rispetto assoluto delle leggi è il faro che ha sempre guidato e sempre guiderà la mia azione istituzionale e politica”.

MASSIMO RISPETTO PER LE ISTITUZIONI E PER LA MAGISTRATURA – “Ho accolto l’invito a presentarmi in Consiglio regionale – ha fatto notare il presidente – per il rispetto che ho verso le Istituzioni, in particolare per l’Istituzione regionale, che ho l’onore di guidare. Ma lo stesso rispetto che ho verso tutte le Istituzioni, e quindi anche per la Magistratura, mi impone di astenermi dall’esprimere commenti, valutazioni o giudizi diversi da quelli che ho già espresso, prima di poter leggere il fascicolo con gli atti che mi riguardano e prima di essere ascoltato dal magistrato, a cui ho dato la mia disponibilità per questa incombenza, e attendo che il magistrato inquirente mi chiami“.

IMPUTAZIONE – Il presidente Maroni, dopo aver ricordato che “la fattispecie ipotizzata nell’avviso di garanzia che ho ricevuto dalla procura di Busto Arsizio, prevista dall’articolo 319 quater del Codice di procedura penale, sarebbe un’induzione indebita a dare o promettere utilità per due contratti di collaborazione stipulati non dalla Regione ma da due società, Eupolis e ExpoMilano2015 spa“, ha specificato che “questa imputazione non riguarda i contratti per Expo o gli appalti per Expo, come qualche giornale ha scritto, ma riguarda due contratti di collaborazione a termine, stipulati da queste due società – ed Eupolis peraltro ha svolto un bando pubblico, a cui hanno partecipato un certo numero di persone, che poi Eupolis ha scelto – per persone che svolgono mansioni diverse per un’attività quotidiana di supporto della Regione Lombardia dalla sede di Roma”. “La loro attività – ha quindi precisato il presidente Maroni – è finalizzata all’ottimizzazione e all’efficienza della macchina organizzativa in vista dell’evento Expo. In particolare una figura professionale ha un preciso scopo di raccordo tra Regione Lombardia e la società Expo, mentre l’altra, di comprovata esperienza professionale, ha un ruolo di consulenza per le diverse tematiche organizzative legate ad Expo, e l’ultimo degli eventi organizzati è quello del 19 giugno, quando Regione Lombardia e i Ministeri dell’Agricoltura e degli Esteri hanno organizzato a Villa Madama, a Roma, un centinaio di ambasciatori per mostrare loro l’evento Expo”.

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