La neve non ferma i bracconieri, ma neppure gli uomini dell’antibracconaggio. L’ultimo intervento in termini temporali risale a domenica scorsa, quando gli agenti della Vigilanza Ittico Venatoria della Provincia di Varese, durante un intervento nel comune di Bodio Lomnago, hanno rinvenuto una tesa di rete tipo “mist-net” posizionata per la cattura di avifauna.
Il personale intervenuto ha proceduto, anche in considerazione delle ultime precipitazioni nevose, alla rimozione della stessa e
di alcuni uccelli rimasti imprigionati nelle maglie della rete e per la precisione una cincia mora, un fringuello, due lucherini, un verdone e una cesena. Oltre a un
tordo bottaccio che è stato invece immediatamente liberato sul posto poiché considerato idoneo al volo. Gli agenti ittico venatori hanno sequestrato la rete ed
è attualmente in corso la stesura della informativa di reato alla Procura della Repubblica di Varese.
«Continuano con successo le azioni di contrasto del fenomeno del bracconaggio, che come dimostra l’intervento di Bodio non interessa solo animali
di grossa taglia, ungulati e selvaggina, ma anche l’avifauna – ha spiegato il Consigliere provinciale delegato alla Sicurezza Fabrizio Mirabelli – Si tenga in considerazione poi che il territorio da monitorare è molto ampio poiché non si limita solo a parchi o aree protette. L’azione messa in campo però risulta essere efficacie, visto i tanti risultati concreti finalizzati a ridurre il reato di bracconaggio. Appurata l’importanza strategica di questa attività a tutela del patrimonio naturale e faunistico della nostra provincia, l’auspicio è che Regione Lombardia continui a garantire le risorse necessarie per svolgere al meglio, come stiamo facendo, tutti i compiti di polizia faunistico, ittica e
venatoria».