
In provincia di Varese saranno chiusi dieci uffici postali e altri quindici dimezzeranno l’orario settimanale adottando l’apertura a giorni alterni. I disagi per gli utenti saranno notevoli.
Ancora brutte notizie per quanto riguarda i servizi postali: l’annunciata riorganizzazione che Poste Italiane ha intenzione di portare avanti su scala nazionale mette a repentaglio molti sportelli, tra riduzioni e possibili chiusure.
A focalizzare l’attenzione sui problemi in arrivo è il Sindacato Lavoratori Poste Cisl dei Laghi, che per bocca del segretario generale Antonio Santacroce e del segretario territoriale di Como Stanislao Pisani ha lanciato l’allarme.
La situazione sarebbe questa: nel varesotto si prospetta la chiusura di una decina di uffici postali, mentre altri quindici dovrebbero aprire a giorni alterni. Nel comasco, invece, dovrebbero essere sette gli uffici cancellati e venticinque quelli che aprirebbero un giorno sì ed uno no.
La ricaduta, negativa, sarebbe duplice: da una parte la perdita di diversi posti di lavoro, dall’altra il conseguente depauperamento del servizio offerto oggi ai cittadini.
“Avevamo chiesto investimenti e miglioramenti del servizio – il commento del segretario generale SLP Cisl dei Laghi Antonio Santacroce – ma la risposta è stata questa. Nel nostro territorio è molto sentita l’esigenza di aumentare la qualità dei servizi. Siamo molto preoccupati da questi continui tagli e dalle ricadute sociali che si potranno avere con la chiusura degli uffici,
soprattutto per quanto riguarda la popolazione anziana”.
“Siamo preoccupati per il lavoro e per le ripercussioni sulla clientela –gli fa eco Stanislao Pisani – Il servizio non potrà che peggiorare e i disagi saranno notevoli, soprattutto nei paesi più piccoli, che rimarranno senza uno sportello. Speriamo – la chiosa del responsabile territoriale SLP Cisl di Como – che a breve si possa avviare una trattativa che porti ad un’inversione di rotta”.