Un Polo della Cultura per la città giardino. Il Pd rilancia le priorità per Varese e chiede all’amministrazione di rivedere completamente il progetto di riqualificazione del comparto di Piazza Repubblica.
L’intervento di riqualificazione dovrà in via prioritaria realizzare strutture che restituiscano vitalità al comparto, identificando la ex Casema Garibaldi quale sede per un polo ludico e culturale al servizio della città. Tra le strutture di carattere pubblico dovrà necessariamente essere prevista la biblioteca civica e dei ragazzi, l’archivio storico comunale, la sede di Varesecorsi con il trasferimento dalle attuali ubicazioni. Dovrà inoltre essere realizzata, un’aula studi a servizio degli studenti, un ostello della gioventù, un auditorium ed una casa delle associazioni. Il tutto dovrà innestarsi nella rivisitazione strutturale della piazza.
Ora, il Pd è ancora all’opposizione, e la giunta è espressione del centrodestra. C’è però un dato politico da non sottovalutare: quello che i democratici, anche nella città giardino, da sempre roccaforte del centrodestra, stanno riuscendo ad intercettare le istanze dei cittadini meglio dell’attuale maggioranza. Dal momento che sul comparto di piazza Repubblica si decide il futuro della città, come apparirà il centro e come sarà funzionale nei prossimi decenni, non si può prendere questa decisione senza coinvolgere tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale. E soprattutto senza coinvolgere la città.
Di seguito si elencano in sette punti le principali ragioni a sostegno di tale richiesta e le proposte del PD:
1) Restituire vitalità alla Piazza
Senza negare la possibilità di realizzare un nuovo Teatro sul sedime dell’ attuale o ristrutturare il medesimo, ma escludendo la proposta di questa Amministrazione di edificare il nuovo teatro all’interno dell’ex-Caserma Garibaldi, l’obiettivo è quello di realizzare gli interventi di riqualificazione della piazza finalizzati alla vitalità del comparto.
L’attuale criticità della zona non è rappresentata dall’assenza del Teatro (che esiste seppur in forma provvisoria), ma la difficoltà di vivere lo spazio pubblico da parte della cittadinanza a causa del degrado dell’ambiente circostante (si veda anzitutto la fatiscente Caserma Garibaldi) e della struttura della Piazza, che rende difficoltoso il transito con la sua struttura ad alti gradoni, che al contrario favorisce attività di micro-criminalità e “bivacchi” continui.
2) Il nuovo Teatro: intervento consequenziale
E’ importante rendere “vivo” lo spazio pubblico durante la giornata, grazie alla presenza di attività commerciali e di strutture quali la biblioteca, la biblioteca dei ragazzi, l’aula studi, l’archivio storico comunale, una casa delle associazioni, un ostello della gioventù.
Per questo si propone che gli interventi pubblici siano prioritariamente indirizzati in questo senso.
Questo non significa, tuttavia, negare la necessità per la città della realizzazione di una struttura teatrale moderna e stabile, ma di subordinarla alla realizzazione di altre attività, che permettano una continua fruizione della piazza durante la giornata.
La realizzazione del nuovo Teatro o la riqualificazione dell’attuale potrà essere messa in opera immediatamente, se ve ne saranno le risorse economiche, oppure potrà essere rinviata ad un secondo momento una volta ottenuta la riqualificazione del comparto.
La conformazione dell’intervento, infatti, e le molte aree interessate non escludono la realizzazione dell’intervento per gradi, mediante una procedura per lotti o subambiti.
3) I “tempi” di piazza della Repubblica
La riqualificazione della Piazza deve essere attuata mediante la previsione di attività pubbliche, che garantiscano la fruizione dello spazio pubblico lungo un ampio intervallo di tempo nel corso dello giornata.
Solo in questo modo si riuscirà a giungere alla rivitalizzazione del comparto ed alla conseguente messa in sicurezza.
Infatti, non ci si spiega come la mera realizzazione di un Teatro definitivo possa migliorare in sé il comparto. Infatti, un teatro esiste già, se pur provvisorio, eppure la situazione della piazza rimane difficile.
Al contrario, ciò che manca per la fruizione dello spazio pubblico, è la presenza di attività vitali sul fronte di Via Spinelli. La realizzazione di attività operative nel corso della giornata permetterebbe un costante flusso di persone, anche attraverso l’apertura della ex-Caserma Garibaldi direttamente su piazza della Repubblica, fornendo così una “quinta” per la riqualificazione della stessa.
4) Gli spazi per gli studenti
La realizzazione di una biblioteca, una biblioteca dei ragazzi ed un’aula studi, è da tempo una richiesta degli studenti varesini, anche al fine di integrare maggiormente il mondo universitario – troppo spesso assente – con la città.
Per questo, sarebbe importante la realizzazione di uno spazio di studio moderno, ove studenti e cittadini possano studiare e leggere.
La città di Varese è carente di tali spazi: la biblioteca comunale e le aule studi di Piazza XX Settembre e dell’ex Liceo Artistico, infatti, non soddisfano la domanda della città, né in termini quantitativi, né in termini qualitativi. Sarebbe quindi utile un nuovo ampio spazio di studio, attrezzato in maniera moderna e fruibile in termini di mobilità.
Anche la biblioteca comunale, così come attualmente pensata, non risponde ai più moderni requisiti di strutture analoghe. Inoltre, l’attuale biblioteca comunale a causa dell’orario di accesso non favorisce la permanenza degli studenti. È prevista, infatti, una lunga pausa pranzo e una chiusura anticipata rispetto alle esigenze degli utenti. Essa paga inoltre continui problemi di spazio che, nella proposta in parola, sarebbero definitivamente superati.
5) Una “casa” per le associazioni
Varese può vantare una cospicua presenza di Associazioni di vario genere attive sul territorio. Esse vivono sovente solo con le loro forze, fornendo alla città una diversificata offerta culturale, sportiva, ricreativa, assistenziale etc. L’unica domanda che periodicamente sollevano è la necessità di essere dotate di spazi per poter operare e porre la propria sede, senza doversi gravare di oneri finanziari troppo elevati per lo svolgimento delle proprie attività.
Il Comune ha, con le proprie risorse immobiliari, cercato di dare una risposta a questa diffusa esigenza. Riteniamo tuttavia utile porre sotto il medesimo tetto la pluralità di realtà presenti sul territorio, in modo da fornire loro sedi adeguate e non di fortuna, nonché per favorire la collaborazione e il dialogo costruttivo.
6) Alloggi per giovani e studenti
L’Università dell’Insubria sta cercando di aprirsi sempre di più verso l’estero e verso altre provincie. Del resto, già oggi, moltissimi studenti provengono da fuori Varese. Per questo è utile la previsione anche di spazi dove i ragazzi possano alloggiare temporaneamente, anche per i giovani in viaggio che provengono dall’estero e si fermano per qualche giorno nella nostra Città.
Certo, l’Università ha appena realizzato il Collegio Universitario: tuttavia, se la città di Varese vuole crescere come città universitaria, gli interventi non possono essere lasciati al solo ente universitario, ma devono coinvolgere anche l’Amministrazione.
Peraltro, esiste un grande bisogno di coinvolgimento dell’Università e quindi degli studenti nella vita cittadini: quale migliore risposta se non quella di prevedere alloggi a loro destinati nel centro cittadino?
Piazza Repubblica inoltre permetterebbe agevolmente di raggiungere con i mezzi pubblici l’università, allo stesso tempo consentendo ai ragazzi di alloggiare nel centro della città, con servizi “a portata di mano”.
7) La sostenibilità economica delle nostre proposte
Gli interventi da noi proposti sono molto meno costosi di quello proposto dall’Amministrazione. Inoltre essi permetteranno una parziale razionalizzazione degli edifici comunali, concentrando nell’edificio dell’ex-Caserma Garibaldi una serie di funzioni oggi sparse in diverse sedi. Gli spazi liberati (primo fra tutti quello ampio della Biblioteca civica, ma anche quello dell’archivio storico comunale, della Biblioteca dei ragazzi e la sede di Varesecorsi) potranno permettere una ulteriore razionalizzazione degli immobili al fine di alienare le proprietà immobiliari comunali non strategiche e procedere ad una sostanziosa riduzione della spesa corrente.