La chiusura della Scuola Bosina è una sconfitta per la Lega. E lo stesso partito sarebbe responsabile di questo fallimento.
Lo dice a chiare lettere Umberto Bossi, presidente federale della Lega Nord, intervenuto ieri sera per la chiusura della Festa del Carroccio di Buguggiate.
Il padre fondatore del partito risponde ai giornalisti prima del suo intervento sul palco.
Sul referendum per lo statuto autonomo della Lombardia, che il presidente Roberto Maroni sta portando avanti, sottolinea come sia importante “che ci riesca. Anche se in Veneto su questo sono più forti, ma anche in Lombardia si può arrivare, grazie alla spinta del Veneto”.
E quindi elogia come “i veneti parlano ancora il loro dialetto, mentre in Lombardia lo stiamo perdendo. L’unica scuola che lo insegnava, la Scuola Bosina, l’hanno chiusa. La Lega l’ha chiusa”. Quindi la Lega ha delle responsabilità? “Certamente. Gli amministratori che hanno mandato…”. E qui si ferma per poi dire: “La lotta per la libertà è sempre piena di queste cose. Ma alla fine il principio della libertà vince. Il Nord vincerà, e l’Italia si troverà davanti la Lombardia e il Veneto unite”.
Quindi, rispondendo alla domanda sui diversi casi di fuoriuscite dalla Lega, dall’ex senatore Alessandro Vedani alla militante di Olgiate Olona Giorgia Cantù, sottolinea: “La Lega deve ritrovare una grande carica spirituale. Quella che io avevo dato portando la gente sul Po. Hanno ragione. Bisogna ritrovare quello spirito di una volta. Ma sta tornando. In Veneto si è già acceso, e tra poco contagerà anche la Lombardia”.
Su Renzi è duro: “Quello lì non sa far niente. Solo lasciare che l’Europa metta nuove tasse, come da Monti in avanti”. E sull’alleanza tra Pd e Ncd a livello provinciale: “Stanno facendo una poltiglia democristiana”.
Una nota di ottimismo su Malpensa: “C’è ancora tempo per salvarla”.
