![Oprandi comune](http://www.varesepolis.it/wp-content/uploads/2014/06/Oprandi-comune.jpg)
Sulla cultura il centrodestra va sotto. La maggioranza si è infatti spaccata, facendo così passare la mozione della consigliera Luisa Oprandi, per creare un coordinamento di tutte le attività e le offerte culturali sul territorio.
Ad esempio, come avviene a Basilea, la realizzazione di percorsi con pannelli che guidino i turisti tematicamente.
Una proposta alla quale gli assessori interessati, ovvero Sergio Ghiringhelli al Marketing territoriale e Simone Longhini alla Cultura, hanno risposto presentando la lunga lista di eventi e iniziative realizzate in questi anni.
Sulla stessa linea degli assessori sono intervenuti gli esponenti dei partiti di riferimento, ovvero il capogruppo della Lega Nord Giulio Moroni e il consigliere di Forza Italia Piero Galparoli. Che hanno annunciato il loro voto contrario. “Una mozione confusa, che mischia la promozione del territorio con la cultura. Votarla sarebbe sfiduciare i nostri assessori, non possiamo proprio farlo” è il commento di Moroni. Così come Galparoli: “I punti sono condivisibili, ma il lavoro degli assessori va già ben oltre”.
Ma il capogruppo di Ncd Matteo Giampaolo annuncia che il suo gruppo voterà di sì. “Condividiamo tutti i punti della mozione Oprandi – dice Giampaolo – vorremmo distanziarci dall’atteggiamento di chi dice che, siccome già sono state fatte delle cose, non vale la pena votarla. Ci sembra un atteggiamento poco costruttivo. Quindi la voteremo, proprio perché valorizza il lavoro della giunta”.
La mozione è stata quindi approvata, con 16 voti a favore (tutta l’opposizione più Ncd) e 14 contro (Lega e Forza Italia).
Oprandi ha quindi puntualizzato: “Si tratta di semplici idee di collaborazione, nell’ottica di un’opposizione costruttiva, che ha già portato a dei risultati notevoli, come il tavolo per prevenire la violenza contro le donne. O il presidio infermieristico di quartiere, entrambi partiti dall’opposizione e poi portati avanti e realizzati dall’amministrazione. In questo caso, si tratta di coordinare e pubblicizzare tutto quello che c’è da vedere a Varese. Si tratta quindi di favorire il lavoro che è stato fatto, non di criticarlo”.