Varese, nuovo teatro nell’ex Caserma Garibaldi: Forza Italia ci “ripensa” e dialoga con il Pd

In vista del masterplan di fine luglio per decidere l’assetto di piazza Repubblica, il forzista Galparoli apre la discussione con il capogruppo Pd Mirabelli. Lunedì, invece, il coordinamento cittadino azzurro andrà dal sindaco Fontana per portare il documento di rilancio amministrativo

21 Giugno 2014
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Progetto

Il Teatro nell’ex Caserma non piace a tutta la maggioranza. E approfittando del fatto che ad oggi non ci sia ancora nessun vincolo, visto che il masterplan sul comparto di piazza Repubblica dovrà essere ultimato solo a fine luglio, Forza Italia rimette in discussione la proposta di adibire l’ex edificio militare a teatro.

A sollevare le prime perplessità è il consigliere comunale Piero Galparoli. Che manifesta ufficialmente l’ipotesi di ripensare la destinazione dell’ex Caserma, aprendo anche ad una discussione con il Partito democratico. Come si può vedere dal dialogo che si svolto su Facebook tra Galparoli e il capogruppo del Pd Fabrizio Mirabelli. Con l’intervento successivo del segretario cittadino di Ncd e consigliere comunale Giovanni Chiodi, il quale difende il progetto del teatro. Senza però chiudere al possibile confronto.

Piero Galparoli

Il confronto continuerà anche fuori da Facebook, in maniera più istituzionale, come hanno confermato i diretti interessati. E quello che si può notare è come questa discussione avvenga tra tre dei quattro principali partiti della città, due di maggioranza e uno di opposizione (per il momento). Il grande assente è la Lega Nord. E non è un caso, visto che il Carroccio ha sempre difesa il progetto della giunta, guidata da Attilio Fontana, di realizzare il teatro nell’ex Caserma.

Mirabellifoto

Intanto, lunedì il coordinamento cittadino di Forza Italia dovrebbe recarsi dal sindaco Fontana per portare il documento di rilancio amministrativo che era stato annunciato dopo le numerose riunioni per la “pacificazione” interna al partito. Forza Italia metterà sul tavolo alcune richieste, tra cui appunto una soluzione per l’impasse dell’ex Caserma.

Chiodi

La discussione su Facebook

Galparoli: “E se veramente lasciassimo da parte l’idea del nuovo teatro… Ci potrebbe essere spazio per un progetto condiviso e realizzabile?”.

Mirabelli: “Dai Galpa, ancora un altro passettino e sarai in linea con quanto da noi espresso a dicembre tramite un emendamento al Pgt e poi a giugno tramite un’osservazione al Pgt. Ma se eri d’accordo con noi perché hai votato contro ad entrambi?”.

Galparoli: “Sono d’accordo nel trovare una soluzione per la città che non sia la proposta generica, non condivisa ma soprattutto economicamente non comprensibile… Almeno dall’osservazione”.

Mirabelli: “Ah beh! A me, invece, risulta che la proposta era precisa (tanto è vero che 823 varesini cui è stata sottoposta tramite un nostro sondaggio l’hanno capita benissimo) e perfettamente sostenibile dal punto di vista economico”.

Galparoli: “Ne parleremo poi. Ribadisco: un’idea condivisa potrebbe avere spazi di discussione”.

Chiodi: “Sì ma resta comunque un teatro da realizzare”.

Galparoli: “Ma non eri tu che proponevi i giardini al posto della caserma?”.

Chiodi: “Se non ci sono le condizioni per fare un teatro degno di questo nome per me la Caserma si può anche abbattere e fare un parco. Ma non spendiamo milioni di euro per ristrutturarla e farci uno pseudo centro sociale. Il teatro per me si può fare anche in piazzale Kennedy. Rimane il fatto che oggi un teatro stabile a Varese manca e se ne sente un grande bisogno”.

Mirabelli: “Caro Giovanni, se ti preoccupassi di leggere la nostra proposta, vedresti che, secondo noi, il teatro si potrebbe fare dove adesso c’è quello provvisorio: costerebbe molto meno, non ti pare?”.
Chiodi: “Non è che siete proprio i primi ad aver fatto quella proposta. Se mai siete i primi ad aver fatto una conferenza stampa. Le cose sono ben diverse. L’importante è che si faccia bene e che sia sostenibile nella gestione. Sale da 1.200 posti non lo sono più ai giorni nostri. L’amministrazione è all’opera e noi siamo fiduciosi”.

Galparoli: “Sarebbe già positivo se via Spinelli venisse riaperta… resto fiducioso”.

Mirabelli: “Caro Giovanni, ma perché sei sempre così acido? Comunque, rimango in fiduciosa attesa che tu dimostri, pubblicamente, chi ha presentato prima di noi una proposta di riqualificazione complessiva del comparto di piazza Repubblica e della caserma Garibaldi, alternativa a quella del centrodestra, contenuta nel Pgt. Sono proprio curioso. Attendo anche la riapertura di via Spinelli. Sai, secondo l’Amministrazione, l’accordo di programma doveva essere firmato ad aprile e il parere della sovrintendenza doveva arrivare a luglio. Per ora c’è solo un protocollo d’intesa…”.

Chiodi: “Non troverai nessuna mia proposta depositata in merito… Non ho comunque nessuna preclusione a ragionare, anche insieme, davanti al progetto che si sta realizzando… Il resto – conferenza stampa inclusa – mi sembra speculazione politica ed è per questo che, come dici tu, mi inacidisco”.

Fabrizio Mirabelli: “Caro Giovanni, le conferenze stampa si fanno per comunicare. Noi, in questo caso, abbiamo comunicato la nostra proposta. Sai, non vorremmo che, poi, qualcuno dicesse che l’aveva presentata prima lui. Poi, possiamo ragionare insieme e confrontarci. Tutti, tuttavia, hanno diritto di sapere qual è la nostra proposta e qual è la vostra”.

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