Un nuovo sopralluogo all’ex Caserma Garibaldi. Dovrebbe avere luogo nella mattinata di domani, da parte della Direzione generale dei Beni paesaggistici e culturali della Lombardia. E finalmente la giunta di Varese potrà sapere entro quali paletti muoversi per mettere in sicurezza l’edificio. In attesa del risultato, il Pd attacca duramente la giunta. In un’interrogazione, il consigliere comunale Emilio Corbetta rinfaccia all’esecutivo “la mancata manutenzione in questi anni”.
“Si sta profilando per la città di Varese e per i suoi cittadini l’ennesima sconfitta – spiega Corbetta – che farà diminuire il patrimonio dei beni comuni della città stessa. La città ha subito negli anni cinquanta la scomparsa del Teatro Sociale, seguita dopo qualche decennio dall’abbattimento del Mercato Coperto, dalla scomparsa di numerose ville in stile liberty, dal degrado del Castello di Belforte abbandonato fino ad essere classificato rudere (ma anche i ruderi se storici vanno salvaguardati). Dal momento che si è volutamente lasciato precipitare in un ingiustificato degrado l’edificio della Caserma Garibaldi, acquistata con importante esborso di denaro dei cittadini stessi, si sente la necessità e il dovere morale di chiedere quale sia la profonda motivazione che ha impedito la minima manutenzione del tetto dell’edificio negli anni scorsi ed anche recentemente, quando la comparsa di gravi nuove stigmate richiedeva interventi urgenti, che il buon senso di ogni padre di famiglia avrebbe fatto se fosse successo su un edificio di proprietà della sua famiglia stessa”.
Una mancanza di cura e di adeguata manutenzione, che Corbetta sostiene caratterizzi l’azione del Comune anche su altre proprietà pubbliche.
“Perché questo atteggiamento di incuria nei confronti delle coperture degli edifici di proprietà del Comune, e quindi proprietà della comunità varesina, viene perpetrato continuamente come per esempio sulla parte più antica di villa Baragiola?”.
E quindi la stoccata finale, su come sarà l’aspetto estetico di Varese in vista dell’Expo: “Come si presenterà Varese nei giorni futuri dell’Expo con in centro un brillante discutibile rudere parzialmente mozzato al posto di un edificio che avrebbe potuto essere paragonabile in estetica allo Smart di Gallarate (tanto per citare un esempio)?”.