Varese, lista unica per la nuova Provincia. La Lega dà l’ultimatum al Pd: “Fatti concreti, non filosofia”

Il segretario provinciale leghista Matteo Bianchi conferma la disponibilità al dialogo con il centrosinistra, ma solo con un programma chiaro. E un candidato super partes

12 Luglio 2014
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La Lega non chiude al dialogo. Ma se a Varese saranno “larghe intese” per la Provincia, il cammino è ancora lungo.

“Noi aspettiamo di sentire quale sia la proposta del Pd. Ma vogliamo fatti concreti, e non filosofia. Spieghino cosa intendono fare e soprattutto quale sia il nome di un candidato civico che possa unire tutti” dice il segretario provinciale della Lega Nord Matteo Bianchi, che quindi lascia aperto uno spiraglio al Pd per un accordo con il centrosinistra per le elezioni provinciali.

Bianchi è uno dei possibili candidati. “Se andremo a liste contrapposte, sono disponibile a presentarmi”. Mentre ammette che c’è la possibilità di una scelta di mediazione: “È possibile, viste le difficoltà di governare il nuovo ente. Ma ci vogliono idee chiare, al momento dal Pd non sono ancora venute. Aspettiamo e vediamo. E soprattutto il candidato presidente dev’essere veramente espressione del mondo civico”.

Dalla Lega fanno poi “notare” che il Pd cerca un’intesa, o meglio una larga intesa, quasi esclusivamente nelle Province dove non ha la maggioranza assoluta, ovvero Varese, Sondrio e Mantova. Mentre nelle altre Province, dove governa i capoluoghi e quindi hanno la possibilità di vincere a man bassa, non avrebbero cercato nessun accordo.

Insomma, una velata critica, ma non troppo, al segretario regionale Alessandro Alfieri. Il quale, sulla direzione provinciale del Pd di ieri mattina, commenta: “Bella discussione oggi a Varese nella Direzione provinciale. Le nuove Province entrano nella fase costituente, con responsabilità il Pd e i suoi amministratori faranno di tutto per gettare le basi di un ente di area vasta in grado di dare risposte ai Comuni e ai cittadini. L’obiettivo è costruire un serio progetto di forte discontinuità con la gestione Galli”.

Dalla direzione provinciale sono emerse sostanzialmente tre posizioni: l’area renziana ortodossa, che è pronta alla lista unica. Mentre i cuperliani sono divisi tra chi è fattibilista a determinate condizioni, ovvero solo se venisse garantita la presidenza al Pd e quindi di fatto è il centrodestra che viene a patto con loro, e infine una parte ancora che non vuole nessuna lista unica e chiede di andare da soli.
La posizione del segretario provinciale del Pd Samuele Astuti è che la nuova Provincia sarà una sfida per il territorio. Soprattutto per rilanciare la vocazione di Varese, oggi ferm.

“Siamo davanti ad un’importante sfida che si chiama area vasta – spiega Astuti – una sfida che riguarda un progetto per una Provincia che sta perdendo la sua identità culturale, industriale e sociale”. E quindi per Astuti questa riforma è un’opportunità per rilanciare il territorio e la sua competitività.
I temi fondamentali per Astuti sono “il rilancio del lavoro e della produttività del nostro territorio, che più degli altri è stato messo in crisi negli ultimi anni. E la capacità di erogare servizi ai comuni, andando anche a definire le aree ottimali”.

Insomma, l’area vasta “ha grandi potenzialità, è un luogo di confronto dove pensare a progetti per il nostro territorio”.

Sulla lista unica Astuti dice che è fattibile, ma non obbligatoria. In sostanza, il dialogo è aperto. Soprattutto il Pd cerca di capire se nel centrodestra sarebbero tutti uniti.
“La politica finalmente ha capito che i tempi non i dettano i partiti, ma la società, l’importate è trovare la quadra e procedere uniti e spediti verso l’obiettivo” è la sua raccomandazione.

E quindi: “Ci sono due obiettivi. Il 28 settembre è quello di vincere. Ma dal 29 settembre l’obiettivo primario diventa gestire questo nuovo ente, che in questo momento ha ancora molti e numerosi punti di domanda. Molte Province sono a rischio default. E per questo la politica deve tornare a dialogare. Se per farlo occorre una lista sola o due liste, l’importante è raggiungere l’obiettivo”.

 

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