Varese, il Bilancio preventivo 2014 è stato approvato. Ma la maggioranza litiga e si divide

Il voto finale ha visto il centrodestra unito, ma un ordine del giorno proposto da Forza Italia passa grazie alle larghe intese con l’opposizione, mentre la Lega vota contro

24 Luglio 2014
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Il Bilancio preventivo 2014 è stato approvato. Ma la maggioranza di Palazzo Estense “traballa”.

Di certo le tensioni e i disaccordi tra la Lega Nord da una parte e Forza Italia e Ncd dall’altra non sono una novità. Negli ultimi mesi sono state numerose le occasioni in cui i due “schieramenti” del centrodestra hanno votato in maniera diversa. Questa volta, tuttavia, a dividere quella che dovrebbe essere la “maggioranza” è stato un semplice ordine del giorno, presentata dal consigliere comunale di Forza Italia Fabio D’Aula, che chiede di prevedere, per l’anno prossimo, “l’equiparazione delle prime abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale (eccetto le categorie A1, A8 e A9), ai fini Imu e/o Tasi, consentendo che le stesse possano beneficiare delle agevolazioni e detrazioni previste per la prima casa limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di 700 euro e nel rispetto degli altri
limiti della legge”.
E quindi la richiesta alla giunta di iniziare a studiare il numero di possibili nuclei famigliari e prevedere la copertura.

Sul provvedimento si è registrata la spaccatura della maggioranza. La Lega Nord ha infatti votato contro. “Il principio è condivisibile – ha detto il capogruppo Giulio Moroni – ma non ci piace il modo in cui è stato presentato, senza una discussione precedente, e con una contraddittorietà tra i due paragrafi”.

Sono invece intervenuti a favore i capigruppo di Forza Italia Ciro Grassia e di Ncd Matteo Giampaolo.

A favore hanno votato quindi tutti i gruppi presenti in consiglio comunale, con due eccezioni: Lega Nord e Sel. Rocco Cordì, consigliere del partito di Vendola, ha spiegato che “si tratta di un provvedimento che, dal momento che riguarda l’anno prossimo, al momento non ha nessun effetto. È solo una schermaglia all’interno della maggioranza, per cui non mi presto a questo gioco”.

L’ordine del giorno è passato con 20 voti a favore e 10 contrari.

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