Il Pgt “salvato” dall’opposizione. O meglio, da una parte di questa, perché all’inizio della seduta del consiglio comunale di giovedì 12 giugno il Pd e Sel sono usciti dall’aula per protestare contro l’alto numero di assenze tra i banchi della maggioranza.
La seduta era convocata alle 19, con quasi due ore di anticipo rispetto alle convocazioni convenzionali per la lunghezza e delicatezza dell’argomento. Tuttavia, qualche minuto dopo l’ora stabilita, al momento dell’appello, il centrodestra non era in grado di garantire l’inizio dei lavori, dal momento che su venti esponenti di maggioranza, compreso il sindaco, erano presenti solo in tredici (sempre sindaco compreso). Quindi sette consiglieri assenti tra Forza Italia, Ncd e Lega Nord.
Al che i consiglieri del Partito democratico e Rocco Cordì di Sel hanno deciso di uscire dall’aula per far mancare il numero legale. Se la loro “operazione” fosse riuscita, non ci sarebbero stati i tempi tecnici per convocare un’altra seduta (che da regolamento ha bisogno di qualche giorno) e il Pgt sarebbe saltato. Con la quasi sicura conseguenza della caduta della giunta.
Tuttavia gli altri gruppi di opposizione sono rimasto in aula, garantendo il numero legale: si tratta di Alessio Nicoletti di Movimento Libero, Luciano Ronca di Varese&Luisa, Mauro Morello ed Ennio Imperatore dell’Udc e Francesco Cammarata del Movimento 5 Stelle. Il numero legale c’è stato per un soffio: 17 consiglieri presenti, se ne mancava uno la seduta saltava.
I lavori sono iniziati. Così come le dure polemiche dentro l’opposizione.
“Almeno adesso la città sa chi ha salvato questa maggioranza e ha fatto sì che il Pgt venisse approvato” ha commentato il capogruppo del Pd Fabrizio Mirabelli.
Nicoletti replica: “Dopo che i consiglieri del Pd hanno fatto un accordo con la maggioranza per far approvare due suoi emendamenti, accordo fatto alla luce del sole in quest’aula, mi sembra assurdo che abbiano tentato di far saltare il numero legale. Noi siamo contrari a questo Pgt e non lo voteremo di certo. Questo però non significa prestarsi a questi giochetti”.
E Morello: “Noi abbiamo sostenuto come sempre la città, che avrebbe ricavato più danno che beneficio che la seduta fosse saltata”.
All’una meno dieci di notte il Pgt è stato approvato definitivamente con 18 voti favorevoli e 13 contrari. Due leghisti erano assenti. Maggioranza e opposizione, almeno su questo, sono state compatte.
Ma anche in questo caso non sono mancate le polemiche. L’intervento finale del capogruppo di Forza Italia Ciro Grassia è stato duro nei confronti degli esponenti Pd, che secondo lui avrebbero cercato di prendersi i meriti delle modifiche migliorative del Pgt. Ma ha polemizzato anche sui problemi dell’iter di approvazione, dicendo che poteva essere migliore. Anche se su questo punto non ha puntato il dito contro di nessuno in particolare, sottolineando solo i problemi.