Tari, Mirabelli (Pd): “La diminuzione del peso fiscale è un merito del gruppo di lavoro voluto da noi”

Il capogruppo democratico critica “l’intervento sorprendente e scomposto” del coordinatore cittadino di Fi Puricelli, che rivendica l’abbassamento delle tariffe. “Vittoria collettiva, lui pensi ai problemi del suo partito”

04 Luglio 2014
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Registriamo un intervento sorprendente e scomposto da parte del coordinatore cittadino di Forza Italia Roberto Puricelli sulla Tari.
Tutti sanno, infatti, che il risparmio delle spese della gestione rifiuti, che ha portato a spendere 350.000 euro in meno all’anno, è stato espressamente richiesto ad Aspem da un gruppo di lavoro sollecitato dal Pd e di cui facevano parte commissari di Pd, Fi e Lega.

La proposta di tale gruppo di lavoro è stata illustrata, l’anno scorso, prima alla conferenza dei capigruppo e, poi, al Consiglio comunale che l’ha approvata a larga maggioranza.
Nel corso degli anni, la tariffa dei rifiuti ha cambiato diversi nomi: Tarsu, Tia, Tares, Tari.
In proposito bisogna ricordare che, nel 2005, al momento del passaggio da Tarsu a Tia, la maggioranza di centrodestra, scelse di interpretare il decreto Ronchi in una maniera assai diversa da quello che fece il resto d’Italia, ovvero penalizzando alcune categorie di imprese rispetto ad altre.
Ciò avvenne decidendo di applicare ad alcune categorie di imprese, sia per la parte fissa che per quella variabile della tariffa, un’aliquota inferiore al minimo previsto dalla legge e ad altre categorie un’aliquota superiore al massimo.
Nel 2008, la Corte di cassazione chiarì che tale interpretazione non era sostenibile.
Con l’inizio della grave crisi economica da cui, forse, il nostro Paese sta incominciando ad uscire solo oggi, alcune imprese che, fino ad allora, erano state ingiustamente penalizzate, incominciarono a protestate. A un certo punto, intervenne perfino Univa.
Con la proposta del gruppo di lavoro, approvata a larga maggioranza dal Consiglio comunale, si ristabilì un minimo di equità.
Già l’anno scorso, al momento del passaggio da Tia a Tares, fu possibile ridurre la tariffa a circa 3.700 imprese.
Siamo, naturalmente, felici che, quest’anno, al momento del passaggio da Tares a Tari, sia possibile diminuirla anche alle 1600 imprese che, a causa della scelta scellerata compiuta dal centrodestra nel 2005, l’anno scorso avevano subito consistenti aumenti.

Sostenere che questo risultato concreto sia una vittoria esclusiva di Forza Italia significa mistificare i fatti.
A Puricelli, evidentemente affaticato e innervosito dalle note divisioni interne a Fi, consigliamo una salutare vacanza al fine di ritrovare quella serenità di giudizio e quell’onestà intellettuale, che, prima di questo intervento, hanno sempre caratterizzato il suo impegno politico, e che tutti gli riconosciamo.

Fabrizio Mirabelli
Capogruppo del Pd

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