Pizzeria bruciata, Pinti: “Je suis Anis. La Lega Nord darà un contributo economico”

Il segretario del Carroccio varesino Marco Pinti annuncia il sostegno del partito al titolare, un egiziano cristiano, del locale danneggiato a Biumo Inferiore. E chiede a Baroudi ”di condannare il gesto, visto che una delle ipotesi è la persecuzione religiosa”

25 Febbraio 2015
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Pizzeria 4

La Lega Nord aderirà con un contributo economico alla raccolta fondi per la ricostruzione della pizzeria gestita da un egiziano cristiano copto, distrutta da un incendio doloso a Biumo.

Tra le piste investigative sembra accreditarsi quella legata ad una ritorsione da parte degli ambienti fondamentalisti islamici di Varese, per questo il segretario della Lega Nord Varese Marco Pinti torna a sollecitare una presa di posizione da parte dei portavoce della comunità mussulmana di Varese.

“Ancora una volta – attacca Pinti – mi ritrovo a sollecitare una condanna pubblica e spontanea, da parte della moschea di Varese per questo gravissimo episodio che, qualunque siano le conclusioni a cui arriveranno gli inquirenti, ha fatto emergere il clima di intimidazione religiosa di cui è stato vittima il commerciante egiziano”.

“Ancora una volta – prosegue il segretario – dopo i deliri di Stabilini e il lungo silenzio di Baroudi seguite alla strage di Parigi, voglio ricordare ai portavoce della comunità islamica quanto sia fondamentale una loro sistematica, tempestiva, spontanea  presa di posizione ogni volta che qualcuno usa l’islam come un’arma di intimidazione.”

“Diventa sempre più inquietante – conclude – sottolineare come a Varese la comunità mussulmana sia rappresentata da esponenti tanto loquaci quando si tratta di reclamare spazi e diritti, quanto reticenti o deliranti quando si tratta di condannare le intimidazioni di matrice fondamentalista”. E Pinti cita la lettera in cui il presidente della comunità islamica Giorgio Stabilini paragonava guerriglieri Isis a partigiani italiani.

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