Morazzone: arriva il Folk Festival

Nel primo weekend di settembre musica irlandese e celtica in via Caronaccio

24 Agosto 2015
Guarda anche: Cultura Musica Spettacolo
terra insubre

Un weekend a ritmo folk per Morazzone, dove tra venerdì 4 e domenica 6 settembre si terrà il Morazzone Folk Festival organizzato dalla Pro Loco Morazzone. 

Nello spazio del tiro a volo di via Caronaccio, lo stand enogastronomico offrirà birra, stinco, porchetta e numerosi altri piatti: venerdì sera è prevista l’esibizione dei Sidh e degli Innova, all’insegna della musica celtica e irlandese che si ripeterà sabato con i The Glad e domenica con Storm in a Teapot e l’acoustic tribute a Davide Van de Sfroos. Sarà presente l’associazione Terra Insubre con uno stand librario.

Tag:

Leggi anche:

  • Terra Insubre elegge il nuovo presidente

    L’avvocato Monica Baruzzo è il nuovo presidente dell’associazione culturale Terra Insubre. Baruzzo, che è sindaco di Castelseprio, resterà in carica per tre anni. Giancarlo Minella è stato eletto vicepresidente, mentre Mirko Reto segretario-tesoriere. Dopo l’elezione è stato
  • “Salvare la lingua lombarda per difendere le nostre radici”. Vent’anni di Terra Insubre

    Difendere il territorio, studiando le tradizioni e salvaguardando la lingua dei nostri avi. Perché “rappresenta tutto quello che ci distingue dall’essere italiani”. Parole, queste, della redattrice Maria Vittoria Sala, che all’interno della rivista cura proprio la traduzione delle
  • Scomparsa di Gilberto Oneto, il ricordo di Terra Insubre

    Collaboratore instancabile, che fosse un articolo per la rivista, un convegno o una conferenza in cima al Passo del San Gottardo non si tirava mai indietro, anche negli ultimi mesi, quando la malattia cercava di fermarlo. Un uomo libero, anticonformista di razza, intellettuale poliedrico oltre che
  • “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” parlano il lombardo

    “In quella direzion là,” l’ha dii el Gatt, con la sciampa che faseva segn a dritta, “el gh’ha la cà el Cappellee: e in quell altra direzion,” e el faseva segn a manzina, “la sta de cà ona Legora Marziroeula. La poeu visità chi la voeur: hinn tucc duu matt.” “Ma mì voeuri