La Varese di domani. Quattro domande a chi si candida a guidare la città

Le risposte dei protagonisti della vita politica di Varese sui problemi della città e su come finora sono stati affrontati

25 Giugno 2015
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Palazzo Estense

Manca poco meno di un anno al voto amministrativo che determinerà chi andrà a guidare Varese quando finirà il mandato del sindaco Attilio Fontana e della sua maggioranza. L’attuale primo cittadino non potrà ricandidarsi, così la discussione interna ai partiti di centrodestra per individuare il successore si è già aperta. 

Le difficoltà per trovare la figura giusta, a quanto si può vedere, non mancano. Allo stesso tempo il centrosinistra, che per la prima volta in oltre vent’anni potrebbe avere i numeri per battere gli avversari in una città finora “feudo” incontrastato di Lega e alleati, ha iniziato da tempo una “lunga marcia” per portare all’attenzione dei cittadini il proprio programma. E per la prima volta nella storia di Varese farà primarie per la scelta del candidato sindaco.

Ma i due schieramenti principali non sono gli unici attori che già si stanno muovendo. Il Movimento 5 Stelle è finora l’unica forza politica che ha ufficializzato il proprio candidato sindaco in largo anticipo. E Varese, come hanno dimostrato di recente gli attivisti e i vertici nazionali, sarà un importante banco di prova per i grillini.

Nell’ultimo anno sono nate poi forze civiche che, interpretando il disagio dei cittadini, saranno un elemento importante per le prossime elezioni. Innanzitutto il Comitato Varese2.0. Ma anche altri soggetti potrebbero scendere in campo.

I giochi sono quindi aperti.

Abbiamo deciso di far parlare i protagonisti della vita politica e sociale cittadina, dai segretari di partito ai consiglieri comunali, passando per i fondatori e attivisti dei soggetti civici che animano la vita di Varese.

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