Il provvedimento, contro cittadini stranieri che avevano realizzato un “accampamento” senza autorizzazione su un terreno comunale, è stato emanato dal sindaco di Gallarate Edoardo Guenzani (Pd).
Alle 8.30 di oggi, 27 marzo, la Polizia Locale di Gallarate, con l’ausilio di personale Amsc, ha provveduto allo sgombero di un piccolo accampamento realizzato su un terreno di proprietà comunale tra il cimitero centrale e il parcheggio di via De Magri. I due cittadini rumeni che avevano eletto quello spazio a propria dimora sono stati identificati, allontanati e denunciati all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva di area pubblica.
La pulizia del sito ha richiesto l’impiego di due autocarri Amsc che hanno asportato circa 15 quintali di materiale (tende, materassi, suppellettili varie e rifiuti).
I Vigili hanno anche segnalato al Settore Tecnico del Comune la necessità di intervenire su una recinzione divelta.
“Le persone allontanate oggi – commenta il sindaco, Edoardo Guenzani – sono note alla Polizia Locale per essere già state sgomberate da altre aree e per l’attività di questua esercitata sistematicamente sul territorio cittadino. La quantità di rifiuti asportata da Amsc certifica la necessità di intervenire, in questi casi, non solo per contrastare l’abusivismo ma anche a tutela del decoro e dell’igiene pubblica.
L’operazione odierna suscita due riflessioni. La prima è legata alla speranza che queste persone decidano finalmente di abbandonare uno stile di vita insostenibile. Ogni tentativo per spingerle in tale direzione è, finora, risultato inutile. La seconda è che si deve lavorare a una soluzione definitiva della situazione. Il Comune interviene sui terreni di propria competenza. Il rischio, però, è che gli abusivi si trasferiscano, come già accaduto in passato, in aree e immobili abbandonati delle Ferrovie. Questo sposterebbe il problema senza risolverlo. Occorre, invece, agire in modo sistematico. Le previsioni di riqualificazione contenute nella Variante al Piano di Governo del Territorio hanno, fra gli altri, lo scopo di porre fine al degrado delle zone vicine alle rotaie”.