Avrebbero rubato portafogli e carte di credito. E un borseggio avrebbe fruttato ben 5.000 euro.
Nella scorsa settimana la Polizia di Frontiera di Malpensa ha ricevuto svariate denunce circa borseggi ai danni di passeggeri in partenza dall’aeroscalo.
In particolare due di questi furti avevano attirato l’attenzione degli investigatori; il primo ai danni di un cittadino cinese a cui erano stati sottratti il portafogli contenente diverse centinaia di euro e carte di credito, ed il secondo a carico di due cittadini russi ai quali era stata sottratta la somma di 5.000 (cinquemila) euro in contante.
Attraverso un’accurata analisi sui sistemi di videosorveglianza si riuscivano ad individuare i tragitti percorsi dalle vittime dei borseggi. Grazie ad una puntuale ricostruzione delle immagini venivano altresì identificati gli autori dei furti, due ragazzi giovani di nazionalità indefinita, che dopo i colpi entravano nei bagni e si cambiavano per rendersi difficilmente riconoscibili in seguito.
Il comportamento dei due però insospettiva e rendeva perplessi gli investigatori; non per la perizia nel borseggiare ma, all’opposto, per la loro approssimazione nella fase organizzativa ed esecutiva del reato.
Nonostante la “preparazione” superficiale del borseggio, sembrava che la gente presente nei saloni di imbarco fosse talmente distratta da non riuscire neanche ad avvedersi dei grossolani tentativi di furto che i due tentavano di portare a termine.
Purtroppo infatti, anche borseggiatori così maldestri hanno buon gioco se le persone presenti alla loro azione non prestano la minima attenzione a ciò che accade intorno a loro, non ponendo cura alla vigilanza sui beni che le circondano, siano propri o altrui.
L’errore più grosso che i due ladri potevano commettere è stato però quello di decidere di lasciare l’Italia e prenotare un volo proprio dallo scalo di Malpensa, dove avevano colpito nei giorni precedenti e dove il personale dell’investigativa era da tempo sulle loro tracce.
I due, nella mattinata del 24 giugno, venivano individuati e riconosciuti, in versione balneare e con ciabatte infradito ai piedi, mentre erano intenti a fare colazione in un bar dello scalo in attesa di salire sull’aereo che li avrebbe riportati a casa. Ignari di esser stati intercettati, venivano però attentamente pedinati mentre si aggiravano fra i banchi check in, forse alla ricerca dell’ultima vittima da colpire prima dell’imbarco.
Prima che potessero individuarla e portare a termine l’ennesimo furto, venivano fermati ed accompagnati negli Uffici della Polizia Giudiziaria dove, nelle valige che avevano al seguito, venivano rinvenuti gli indumenti che indossavano al momento dei precedenti borseggi ed il cappellino che uno dei due calzava nelle stesse occasioni.
A nulla serviva negare il proprio coinvolgimento nei furti dei giorni precedenti: le immagini e l’abbigliamento li inchiodavano alle loro responsabilità e pertanto i due, cittadini romeni di 25 e 19 anni venivano, d’accordo con il Sost. Proc. della Repubblica di Busto Arsizio dott.sa Parola, sottoposti a fermo in quanto, appunto intercettati nell’atto di espatriare e sottrarsi alla giustizia italiana e venivano associati in serata alla Casa Circondariale di Busto Arsizio a disposizione dell’A.G.
Quanto avvenuto rafforza però la necessità di raccomandare, ai passeggeri intenti a partire, una maggiore vigilanza del proprio bagaglio, in particolare quando lo stesso contenga oggetti di valore o contanti.
I luoghi come aeroporti e stazioni ferroviarie sono, in ragione della loro vastità e delle numerose persone presenti, gli scenari ideali per criminali che abbiano intenzione di impossessarsi di beni imprudentemente lasciati incustoditi o distrattamente controllati.
Basterebbe una maggiore attenzione al proprio bagaglio ed all’ambiente che ci circonda, così da rendere certamente meno agevole a tali malintenzionati il successo delle proprie azioni criminali ed eviterebbe al viaggiatore la rovina di agognate vacanze od importanti viaggi di lavoro.