Nel pomeriggio di domenica 13 marzo, dalle 15.30 alle 18.30, i forzanovisti della provincia di Varese hanno svolto nel capoluogo, presso
piazza XX Settembre, un gazebo di propaganda orientato alla diffusione della petizione #Tempodicasa; tale iniziativa verrà replicata sabato 19 marzo
dalle 15.30 alle 19.00 sempre a Varese presso la centrale piazza Carducci.
Federico Russo, responsabile provinciale, afferma: “In occasione di ogni protesta le nostre motivazioni che ispirano la stesura
dei comunicati, l’organizzazione dei banchetti raccolta firme, dei presidi,dei cortei…sono tutt’altro che di carattere generalista; è risaputo e
palese per esempio che tutta la zona fra le stazioni ferroviarie, piazza XX Settembre, via Morosini soffre da tempo di un grave problema di sicurezza
legato alla frequentazione, allo stazionamento in tale area di gruppi di balordi extracomunitari; non certo deterrenti in questa situazione sono la
magistratura dalle sentenze che spesso non fanno altro che favorire i delinquenti ma anche la percezione di libertà d’agire di quest’ultimi è
garantita dalle innumerevoli falle ed interpretazioni dell’indegna legge Bossi-Fini e dall’inefficacia amministrativa locale delle giunte di
centro-destra con i propri esponenti o personaggi affini impegnati spesso in iniziative di protesta, di fatto, contro se stessi. Anche in merito alla
negazione del diritto alla casa ad intere migliaia di lombardi in difficoltà il non riservare critiche all’azione legislativa di Lega Nord e
centro-destra costituisce un vero e proprio torto alla realtà: proprio con #Tempodicasa chiediamo da circa un anno dalle principali piazze lombarde,
della provincia e ora anche del capoluogo bosino la modifica dell’articolo 1 comma3 del regolamento regionale 10 febbraio 2004 ( criteri generali per
l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica) varato dal secondo governo Formigoni – maggioranza Casa delle
libertà / Lega Nord – dati ufficiali alla mano tale impianto legislativo ha garantito negli anni che oltre la metà del patrimonio immobiliare pubblico
sia stato concesso a stranieri comunitari quanto extra, spesso da pochi anni nella nostra comunità che occupando in modo massiccio le prime
posizioni delle liste d’assegnazione hanno di fatto privato del diritto alla casa migliaia di lombardi italiani in difficoltà, gli stessi che con
il sacrificio nel pagamento delle imposte di intere generazioni hanno contribuito maggiormente all’edificazione, alla manutenzione degli stabili
quanto alla sussistenza dell’ente assistenziale stesso. Con #Tempodicasa chiediamo a gran voce che il requisito fondamentale per l’accesso alle
graduatorie sia la residenza da più di 5 anni in un comune della regione ma tale condizione deve essere obbligatoriamente accompagnata
dall’attestazione di cittadinanza italiana, conseguita da almeno due generazioni. Non risparmiamo critiche al centro-destra regionale anche in
merito alle recenti norme legate al cosidetto reddito di autonomia: in tema di concessioni assistenziali agli stranieri la giunta Maroni ha battuto a
mani basse il governo nazionale di centro-sinistra: se Renzi con l’approvazione del cosidetto Ius-Culturae ambisce a conferire la
cittadinanza a tutti i figli degli immigrati che abbiano conseguito con successo un percorso di studi di scuola superiore – quindi con almeno 12
anni di presenza più o meno attiva nella comunità – la maggioranza regionale considera lombardo e quindi meritevole di un alloggio popolare, del bonus bebè, del bonus affitti, del bonus inserimento lavorativo…qualsiasi straniero, comunitario quanto extra anche
semplicemente dotato di una carta di soggiorno, residente in regione da soli 5 anni. Anche questa vergognosa normativa deve essere bloccata! Casa,
lavoro, servizi sociali SOLO agli italiani veri! ”
Con tale comunicato Forza Nuova intende inoltre rendere pubblica la realtà di degrado, abbandono da parete dell’Ente dei condomini Aler di via Dalmazia situati all’altezza del civico 7. Russo continua: “Allertati da numerosi residenti abbiamo prodotto un album fotografico di denuncia intitolato “Varese, stato di abbandono degli stabili Aler di Via Dalmazia” visionabile alla nostra pagina Facebook FN Provincia di Varese / Altomilanese: manutenzione delle facciate esterne da oltre 30 anni non eseguita, corrimani delle scale,balconi e ringhiere pericolanti, infissi esterni marci e arrugginiti, fili scoperti sulle scale di accesso agli appartamenti e impianti elettrici non a norma, pluviali cadenti … il tutto nonostante gli inquilini dei palazzi (fra l’altro quasi tutti italiani) mese dopo mese, da decenni, corrispondono regolarmente gli affitti ove una voce, il cosiddetto acconto servizi, dovrebbe essere proprio orientato alla manutenzione e altrettanto regolarmente tempestano Aler di segnalazioni, continuativamente inascoltate. Questa situazione deve finire e si deve porre fine anche al disagio legato all’occupazione abusiva dell’ex circolo ricreativo Enel al di la della strada: anche a seguito della nostra recente manifestazione di protesta, dei nostri documenti di denuncia, la situazione permane inalterata: i magrebini permangono indisturbati nella struttura, usufruendo illegalmente di corrente elettrica e acqua, il piazzale é sempre più colmo di immondizia attirante fra l’altro colonie di topi e l’illegalità continua…strani movimenti, schiamazzi, consumo scambio di sostanze stupefacenti alla luce del sole con le Forze dell’Ordine sempre meno pervenute. Dal canto nostro continuiamo imperterriti nella nostra opera di denuncia, a giorni svolgeremo nel quartiere anche la prima passeggiata per la sicurezza. L’ordine, la legalità, la sicurezza devono essere ristabiliti”.