“La rosa dei possibili candidati sindaco si delinea in città, almeno per quelle che sono le forze che hanno, a fasi alterne, governato dal dopo guerra a oggi, cioè centro destra e la sinistra democristiana. Da una parte Paola Reguzzoni, dall’altra il solito uomo di partito Mariani oppure la novità (per me positiva) Castiglioni”.
Questo il commento di Matteo Sabba di Busto Grande.
“Ma per quel mondo che ho conosciuto da vicino che è il centro destra, non posso che riconoscere una sconfitta per abbandono da parte di Forza Italia.
È incredibile che nella città simbolo del PDL prima e di Forza Italia poi, non si riesca ad alzare la testa e chiedere di contare di più per avere almeno la voce più grossa per la scelta del candidato sindaco.
Comprendo molto bene il fatto che all’interno del partito non ci siano profili adatti a ricoprire quel ruolo, ed è proprio per questo che era nata l’idea, che proporre come Busto Grande Antonelli, avrebbe da una parte agevolato il centro destra, che in mancanza di nomi di tal livello si potevano accodare e dall’altra svecchiato una gerontocrazia che governa Busto dagli anni 80 e che aveva avuto l’unica nota positiva nella produzione di un personaggio come Gigi Farioli.
Questo perché nell’ottica di una vittoria di Antonelli e Busto Grande (se pur con anche i voti del centrodestra), mi sarei sentito sicuro che ci sarebbe stato un ricambio totale oltre che nei modi (le segreterie dei partiti sarebbero state annullate nella spartizione) ma anche come assessori, portando un’aria nuova, necessaria per affrontare le prossime sfide, molto più complicate di quelle conosciute finora”.
E quindi un ragionamento sulla possibilità che a Busto il centrodestra esprima un candidato di centrodestra non leghista.
“Credo che Busto sia veramente l’unica realtà che per storia possa aspirare ad avere un candidato sindaco non leghista e quindi non di cognome Reguzzoni. Ma la debolezza forzista sta regalando anche l’ultima candidatura, già solo la candidatura, perché probabilmente contro un Gianluca Castiglioni unica novità ( anche se portata avanti da un gruppo come quello di bottini che anch’esso governa la città da oltre 30 anni) nel panorama, vedrebbe la sinistra democristiana (sostenuta anche dalla sinistra “ottocentesca”) vincere agevolmente al secondo turno”.