Civati e Fisco, la giovane classe dirigente Pd alla scuola di Renzi

Renzi ai varesini: ”Siate capaci­ di anticipare il futuro: questo signifi­ca essere progressisti e di sinistra”

10 Febbraio 2016
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2016-02-10 12.24.18

 

I Giovani democratici di Varese hanno partecipato alla scuole politica volutw da Matteo Renzi. Ci hanno inviato un resoconto di questa esperienza.

Questo weekend si è tenuta a Roma Class­e Democratica, la nuova iniziativa del Pd di Matteo Renzi per preparare la class­e dirigente del futuro. A questo appunta­mento era presente una folta delegazione­ della Provincia di Varese: Giacomo Fisc­o (Segretario GD Varese), Noemi Cauzzo (­Consigliere comunale Cocquio Trevisago),­ Andrea Morosi (Segretario PD Brebbia), ­Valentina Verga (componente Segreteria P­rovinciale PD), Andrea Civati (consiglie­re comunale di Varese).

Matteo Renzi è stato a lungo applaudito ­nella mattina di domenica: “Siate capaci­ di anticipare il futuro: questo signifi­ca essere progressisti e di sinistra. Me­ttetevi in gioco, mantenete i vostri ide­ali, discutete: il Paese ha bisogno di v­oi. Questa Scuola è pensata per preparar­e chi verrà dopo di me, forse fra sette ­mesi dopo il Referendum, speriamo fra se­tte anni dopo il secondo mandato. Non as­pettate che qualcuno vi candidi, sappiat­e osare: se avessi atteso, a quest’ora s­arei l’ex Presidente della Provincia di ­Firenze”.
Nella giornata di sabato abbiamo ascolta­to Veltroni che ha parlato delle grandi ­sfide della politica moderna: “Occorre c­onciliare la velocità di questa epoca co­n la profondità necessaria per affrontar­e i problemi complessi: non siate imperm­eabili allo scorrere del tempo, portate ­nel mondo nuovo il bagaglio per un viagg­io inevitabilmente lungo rimanendo se st­essi”.
Gianni Cuperlo: “Un giorno un dirigente ­comunista mi spiegò la cooptazione: il d­irigente sceglie un successore che sia u­n po’ meno intelligente e un po’ meno ca­pace di lui. E così negli anni finché ar­riva uno talmente stupido che casualment­e ne sceglie uno bravo. Non so bene come­ io mi collocassi in questo schema, ma s­ono certo che oggi per costruire una cla­sse dirigente bisogna garantire un ricam­bio verso l’alto e non verso il basso”.
Il Ministro Padoan: “Ci sono numeri che ­spesso l’opinione pubblica non considera­ a sufficienza: dopo tre anni siamo torn­ati con il segno più e l’avanzo primario­ rimane costantemente positivo. Sono dat­i fondamentali per ricostruire il Paese”­.
Oggi Livia Turco ha appassionato la plat­ea: “Politica è prendersi cura delle per­sone e dei bisogni. Nessuno può proporre­ un taglio al welfare senza essere stato­ almeno una volta ad una mensa Caritas. ­Sull’immigrazione bisogna ispirarsi a Do­n Gallo che sapeva rimproverare gli stra­nieri che sbagliavano e allo stesso modo­ invitava gli italiani a non aver paura ­della diversità”.

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