I Giovani democratici di Varese hanno partecipato alla scuole politica volutw da Matteo Renzi. Ci hanno inviato un resoconto di questa esperienza.
Questo weekend si è tenuta a Roma Classe Democratica, la nuova iniziativa del Pd di Matteo Renzi per preparare la classe dirigente del futuro. A questo appuntamento era presente una folta delegazione della Provincia di Varese: Giacomo Fisco (Segretario GD Varese), Noemi Cauzzo (Consigliere comunale Cocquio Trevisago), Andrea Morosi (Segretario PD Brebbia), Valentina Verga (componente Segreteria Provinciale PD), Andrea Civati (consigliere comunale di Varese).
Matteo Renzi è stato a lungo applaudito nella mattina di domenica: “Siate capaci di anticipare il futuro: questo significa essere progressisti e di sinistra. Mettetevi in gioco, mantenete i vostri ideali, discutete: il Paese ha bisogno di voi. Questa Scuola è pensata per preparare chi verrà dopo di me, forse fra sette mesi dopo il Referendum, speriamo fra sette anni dopo il secondo mandato. Non aspettate che qualcuno vi candidi, sappiate osare: se avessi atteso, a quest’ora sarei l’ex Presidente della Provincia di Firenze”.
Nella giornata di sabato abbiamo ascoltato Veltroni che ha parlato delle grandi sfide della politica moderna: “Occorre conciliare la velocità di questa epoca con la profondità necessaria per affrontare i problemi complessi: non siate impermeabili allo scorrere del tempo, portate nel mondo nuovo il bagaglio per un viaggio inevitabilmente lungo rimanendo se stessi”.
Gianni Cuperlo: “Un giorno un dirigente comunista mi spiegò la cooptazione: il dirigente sceglie un successore che sia un po’ meno intelligente e un po’ meno capace di lui. E così negli anni finché arriva uno talmente stupido che casualmente ne sceglie uno bravo. Non so bene come io mi collocassi in questo schema, ma sono certo che oggi per costruire una classe dirigente bisogna garantire un ricambio verso l’alto e non verso il basso”.
Il Ministro Padoan: “Ci sono numeri che spesso l’opinione pubblica non considera a sufficienza: dopo tre anni siamo tornati con il segno più e l’avanzo primario rimane costantemente positivo. Sono dati fondamentali per ricostruire il Paese”.
Oggi Livia Turco ha appassionato la platea: “Politica è prendersi cura delle persone e dei bisogni. Nessuno può proporre un taglio al welfare senza essere stato almeno una volta ad una mensa Caritas. Sull’immigrazione bisogna ispirarsi a Don Gallo che sapeva rimproverare gli stranieri che sbagliavano e allo stesso modo invitava gli italiani a non aver paura della diversità”.