
Scontro in consiglio comunale sulla vendita delle azioni di A2a. La maggioranza ha approvato l’alienazione di parte del pacchetto azionario per 6,7 milioni di euro per finanziare opere pubbliche. Ma dall’opposizione hanno fortemente criticato la scelta.
Il vicecapogruppo del Pd Luca Conte ha sottolineato come il suo gruppo abbia inviato una lettera ai Revisori dei conti, e a tutti i consiglieri comunali, “per chiedere un parere su un provvedimento che ci preoccupa e non condividiamo”.
Il provvedimento prevedere la vendita di azioni per 6,7 milioni di euro nel corso dell’esercizio 2016 e di altri 9 milioni nell’esercizio 2017.
“L’eventuale cessione di tutte le azioni di A2a potrebbe determinare l’inefficacia dei contratti in essere con il comune e l’obbligo in capo alla stessa amministrazione di procedere a bandire le procedure per l’assegnazione di tutti i servizi pubblici oggi gestiti da A2a” ha detto Conte.
Inoltre il democratico ha aggiunto come con l’alienazione “il Comune perderebbe circa 700.000 euro all’anno di dividendi” e “non è stata fatta un’adeguata istruttoria prima della vendita”.
La sospensiva è stata bocciata, con 16 voti contrari, 10 a favore e 1 astenuto.
Contro la vendita anche Ncd, il cui capogruppo Matteo Giampaolo ha dichiarato: “Siamo fermamente contrari, soprattutto per la perdita rispetto al valore che le azioni avevano quando le avevamo acquisite.
Siamo preoccupati, perché servono per fare una serie di opere che sono spot elettorali. Va bene puntare a fare l’ordinaria manutenzione, ma non ci sembra sia giusto che venga venduto il patrimonio pubblico per opere che non sono straordinarie, ma ordinarie”. Da parte della maggioranza sono intervenuti il forzista Piero Galparoli e i leghisti Emanuele Monti e Giulio Moroni, difendendo la scelta di vendere per garantire lavori adeguati alle scuole e un’adeguata riqualificazione delle strade e delle aree più degradate della città. Il provvedimento è quindi passato con 19 voti a favore e 10 contrari.