Al via il progetto “L’Ospedale dei piccoli”

Si rinnova il sostegno di Plasmon alla Fondazione Ambrosoli, quest’anno dedicato a ristrutturare il reparto di pediatria del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo, ampliando gli spazi e aumentando i posti letto

14 Novembre 2018
Guarda anche: MilanoMondo

Nel Nord dell’Uganda le principali cause di malattia nei bambini sono legate a malnutrizione, malaria e tubercolosi. Affezioni prevenibili e curabili in ambienti sicuri e protetti, grazie all’intervento di personale medico adeguatamente formato e dotato della giusta strumentazione. Proprio per rispondere con maggior efficacia alle esigenze di cura della popolazione pediatrica di uno dei Paesi più poveri al mondo, Fondazione Ambrosoli, insieme a Plasmon, avvia il progetto “L’Ospedale dei piccoli”, volto ad ampliare e migliorare il reparto pediatrico del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo.

Con 271 posti letto (di cui 61 in pediatria) e un’utenza di circa 50.000 pazienti all’anno (70% donne e bambini sotto i 5 anni), l’ospedale di Kalongo è l’unica struttura in grado di accogliere e assistere pazienti in età pediatrica nel distretto di Agago, area di oltre 3.000 km quadrati (un terzo della Lombardia). A beneficiare dell’iniziativa promossa da Fondazione Ambrosoli saranno proprio gli oltre 9.000 bambini che annualmente vengono visitati o ricoverati presso l’ospedale.

“Il reparto di pediatria verrà ammodernato e ristrutturato, ampliando gli spazi e aumentando i posti letto”, spiega Giovanna Ambrosoli, Presidente della omonima Fondazione. “Un training sulle norme igieniche e nutrizionali di basesarà rivolto ai piccoli pazienti affinché diffondano queste pratiche virtuose al rientro nelle loro comunità. Per i medici e il personale dell’ospedale, inoltre, è previsto un programma di formazione continua sulle esigenze specifiche dei degenti pediatrici, anche attraverso lo scambio con colleghi italiani”.

Dalla collaborazione tra Fondazione Ambrosoli e Plasmon, avviata nel 2017 con il programma “Mamme per la vita”, dedicato a tutelare la salute delle mamme durante e dopo la gravidanza e quella dei bambini dalla nascita in poi, sono arrivati i primi risultati concreti. In Nord Uganda solo il 46% delle donne incinte si sottopone a controlli e 1 parto su 2 non viene assistito da personale medico, con conseguenti alti tassi di mortalità. Il primo progetto del programma è stato “Gravidanza sicura” promosso lo scorso anno e grazie al quale è stata rafforzata la risposta assistenziale dell’Ospedale di Kalongo per far fronte a 3.550 parti (di cui 556 cesarei), sono state eseguite oltre 6.000 visite presso il laboratorio pre-natale e i bimbi vaccinati sono stati 15.500.

“Con orgoglio rinnoviamo anche quest’anno il nostro sostegno a Fondazione Ambrosoli in un nuovo, concreto progetto volto a tutelare la salute delle mamme ugandesi e dei loro piccoli”, dichiara Giuliana Mantovano, Direttore Marketing Italia di The Kraft Heinz Company. “Plasmon dal 1902 accompagna in Italia la crescita di intere generazioni di bambini ed è al fianco delle mamme e delle famiglie nel momento più importante della loro vita. Con Fondazione Ambrosoli condividiamo, quindi, valori e obiettivi, per questo vogliamo essere al fianco delle mamme e delle famiglie anche in Uganda e siamo certi che con il progetto ‘L’Ospedale dei piccoli’, così come è stato con ‘Gravidanza sicura’ raggiungeremo risultati importanti”.

Il progetto è sostenuto da una campagna di cause related marketing di Plasmon, che permette, fino alla fine di dicembre, di contribuire all’iniziativa acquistando Nutri-mune in polvere o liquido (ad eccezione dei latti 1 e dei latti speciali).

Tante sono le storie delle donne e dei bambini che arrivano al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital per chiedere aiuto e assistenza, come quella di Achech, ragazza di 28 anni con alle spalle 5 aborti e una sesta gravidanza, l’ultima, che sarebbe probabilmente finita con lo stesso tragico esito, se la donna non fosse stata condotta nell’ospedale. Grazie alle cure dei medici e alla sua forza di volontà Achech è riuscita ad arrivare alla 29a settimana di gestazione e ha dato alla luce una bellissima bimba, Atoyo. La piccola, prematura, è stata ricoverata per circa due mesi nel
reparto di neonatologia dell’ospedale dove, tra l’incubatrice e le braccia accoglienti della mamma, ha lottato per sopravvivere. Oggi, Atoyo e Achech vivono nel loro villaggio, la bimba è sottoposta a controlli periodici per seguirne la crescita e la mamma viene supportata nelle cure da prestare alla piccola e nel tenerne sotto controllo gli eventuali sintomi di malessere.

Sono questi i risultati che incoraggiano la Fondazione Ambrosoli e Plasmon a continuare la loro collaborazione per il Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, fondato ormai 60 anni fa e divenuto un riferimento sanitario essenziale dove, in particolare, donne e bambini possono trovare assistenza di qualità e calore umano.

Tag:

Leggi anche:

  • Gestione casi Covid-19 nelle scuole

    Il DPCM del 7 settembre 2020 ha previsto che le istituzioni scolastiche continuino a predisporre ogni misura utile all’avvio delle attività didattiche/educative, anche sulla base delle indicazioni operative per la gestione dei casi e focolai di SARS-COV-2 elaborate dall’Istituto Superiore di
  • A Varese il braccialetto per il distanziamento a 150 bimbi

    Bambini tra i 4 e i 6 anni con un braccialetto hi-tech ai polsi per tornare in sicurezza all’asilo rispettando le giuste distanze. E’ il futuro che si annuncia in una scuola dell’infanzia paritaria nel Varesotto, a Castellanza, dove direttore e docenti si dicono “pronti a
  • 23ma Giornata Nazionale della donazione di organi e tessuti

    “Io faccio la mia parte, tu puoi fare la tua. Di’ sì alla donazione di organi e tessuti”  al via la campagna social che sarà online da oggi fino a domenica 19 aprile 2020 nell’ambito della campagna “Diamo il meglio di noi”, promossa da Ministero della Salute, Centro nazionale
  • Riaprono i negozi per bambini

    Nel primo giorno dopo lo stop, non tutti i negozi per bambini hanno riaperto e in quelli che lo hanno fatto, da nord a sud Italia, l’afflusso è stato abbastanza contenuto. Dopo l’autorizzazione del governo alla riapertura di alcune attività commerciali, il Viminale ha fornito indicazioni