
“Sognando la piazza” è la nuova iniziativa per le scuole lanciata dagli assessorati a Famiglia, Persona e Università e all’Urbanistica del Comune di Varese, legata ai concorsi internazionali per la riqualificazione di piazza Repubblica. A presentarla, questa mattina, gli assessori Enrico Angelini e Fabio Binelli, con la referente dell’assessorato Famiglia e Persona Elena Emilitri e il responsabile della comunicazione per VareseRepubblica Andrea Ciotti.
Varese sta vivendo un’ importante riqualificazione di una delle piazze centrali, la piazza Repubblica la cui progettazione è stata affidata ad un concorso internazionale che ha visto la partecipazione di professionisti di tutto il mondo e i cui progetti mirano a “ridisegnare” una vasta area del centro storico dedicata a funzioni pubbliche: un teatro, una biblioteca, un centro culturale.
«L’intervento su Piazza Repubblica è quello urbanisticamente più rilevante di questi decenni – spiega l’assessore a Famiglia e Persona Enrico Angelini -. E’ molto importante dunque che bambini e ragazzi vengano coinvolti con la freschezza di idee che può essere portata dalle nuove generazioni. Anche questo è un modo per costruire un miglior futuro per la città».
«L’assessorato all’Urbanistica sta collaborando con l’assessorato Famiglia e Persona –: il tema urbanistico si coniuga con la capacità di azione, noi costruiamo progetti che devono essere condivisi, con il coinvolgimento delle scuole e della cittadinanza. Stiamo lavorando su Take care ad esempio, sulla città pubblica attraverso conferenze, ed ora con questa iniziativa aperta alle scuole. L’idea di sognare la piazza è uno stimolo».
Fra le diverse iniziative che il Comune ha pensato per coinvolgere la cittadinanza vi è anche
“Sognando la piazza” ovvero una mostra/ evento che avrà luogo indicativamente nel mese di febbraio dove poter dar spazio e voce a quelle che sono le aspettative delle giovani generazioni in merito al ridisegno di questa parte di città:
“ Quali sono i loro sogni per la nuova piazza della Repubblica? Quali sono le loro aspettative? E le loro esigenze? Per loro che cosa è una piazza contemporanea?
Cosa significa essere una città contemporanea? Per loro una piazza è ancora un luogo di socializzazione oppure no? E se sì perché? Quali sono gli ingredienti e le caratteristiche necessarie per renderla tale?”
A partire dalle scuole per l’infanzia sino alle scuole secondarie superiori verrà chiesta una riflessione sul tema: nelle prossime settimane sono organizzati incontri in tutte le scuole per spiegare il progetto. Il risultato di questi pensieri non deve essere necessariamente un progetto architettonico e urbanistico ma l’espressione “visuale” attraverso disegni, video, testi, di come è la piazza che vorrebbero o anche la rappresentazione teatrale e/o musicale dell’idea antropologica, sociologica e civica della piazza del futuro.
“La piazza che vorrei” assumerà i contorni di una mostra-evento aperta alla cittadinanza che avrà luogo nel mese di febbraio. Le classi potranno presentare i progetti sotto qualsiasi forma entro il 31 gennaio. Sarà anche realizzato un trailer condiviso sui canali social di VareseRepubblica.