
E’ successo nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 luglio: un gruppo di persone, le cui identità sono ancora ignote, si sono scagliate contro la statua dedicata a Giovanni Falcone, il giudice antimafia che ha perso la vita nell’attentato di Capaci del 1992. La statua è stata pesantemente danneggiata, in particolare è stata staccata la testa e parte del busto; i pezzi poi sono poi stati usati contro la scuola, lanciandoli infatti sono stati rotti i vetri del portone di ingresso dell’istituto. La scultura si trova davanti alla scuola intitolata proprio al giudice del primo pool antimafia di Palermo, Giovanni Falcone, nel quartiere popolare dello Zen.
Sul caso indaga ora la magistratura, che ha aperto un’indagine per identificare i responsabili di quanto accaduto. A commentare Ilf atto è intervenuto anche il Premier Paolo Gentiloni che su Twitter ha scritto “Oltraggiare la memoria di Falcone è una misera esibizione di vigliaccheria”.
Parla di matrice mafiosa dell’atto vandalico, invece, Rosy Bindi. “A 25 anni della strage di Capaci questo scempio ci ricorda che a Palermo la mafia c’è e si sente ancora forte. A questa esibizione di mafiosità occorre reagire e non permettere che l’indifferenza calpesti la memoria del sacrificio del giudice Falcone. La città faccia sentire la sua ribellione e la sua vicinanza ai martiri della lotta alla mafia”.
Infine interviene anche la dirigente scolastica che mette in evidenza una situazione di disagio che dura da parecchio tempo “Sono sconvolta per quanto è accaduto. Non ero a scuola e sono arrivata per comprendere la situazione. Una scena che fa male al cuore, soprattutto dopo che con i ragazzi abbiamo intrapreso un percorso che ci aveva dato tante soddisfazioni. Da tempo non subivamo raid vandalici, sono sconfortata. ”
Conclude infine il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che sottolinea la gravità di questi fatti e la necessità di avviare al più presto un’opera di sensibilizzazioni e formazione sociale “Il danneggiamento e il vilipendio della statua dedicata a Giovanni Falcone sono atti gravissimi, ancor più gravi perché rivolti anche a danneggiare una scuola che svolge da anni una importante opera di sensibilizzazione e formazione sociale. Ho disposto che le maestranze comunali si adoperino per il pronto restauro della statua e un sopralluogo sarà svolto in questo senso domattina”