
Quest’anno il programma della stagione, organizzata dal Teatro Periferico, si concentra sulla drammaturgia contemporanea. Lo spettacolo, che parla di integrazione e delle problematiche legate all’affido dei minori, si basa sull’esperienza diretta della regista Paola Manfredi.
Un bizzarro orfanotrofio gestito da una suora bulimica e da un’assistente sanitaria laureata in Amazzonia. Le due istitutrici si prendono cura, si fa per dire, di tre ospiti: Marialisa, autistica con la fobia dei microbi, avida mangiatrice di albicocche, Elletì, eterno ragazzo con un’anima bislacca da supereroe, perennemente bocciato, costretto a star dentro da tempo immemore, e Vanja, ragazzo-‐cane, ricivilizzato a forza di polpette da mangiare con le posate.
Lo spettacolo si basa sull’esperienza della regista Paola Manfredi, che in prima in prima persona nel 2001 si occupa di affido familiare e d’integrazione di bambini stranieri.
Dalla testimonianza, raccontata nel capitolo “Il tavolo” del libro “In ascolto, ricordi, storie, poesie”, curato dal prof. Duccio Demetrio dell’Università Bicocca di Milano, nasce la drammaturgia dello spettacolo che tratta il tema dell’infanzia difficile.
Strani ma veri di Paola Manfredi e Loredana Troschel. In scena gli attori della compagnia Teatro Periferico. Regia di Paola Manfredi. Produzione Teatro Periferico