
Zentrum è un deposito temporaneo di opere e forme, idee, riflessioni, pensieri, incontri, scontri dedicati all’arte contemporanea, che gestisce autonomamente tre spazi e altrettanti progetti. Le prime tre esposizioni del 2015 si concluderanno il 28 febbraio. Nello spazio riss(e), curato da Ermanno Cristini, Primo Sogno – Elio Grazioli – visitabile tutti i giorni su appuntamento: 335 8051151
Un critico espone? Perché no? Di fatto, ci si pensa poco, ma si espone sempre, e d’altra parte si occupa normalmente del rapporto tra immagine e parola e dunque perché non produrre anche delle immagini? Eccomi dunque, in realtà non per la prima volta , a provarci alla mia maniera. In mostra, su una parete, sei fotografie e due video, scattate e girati dal sottoscritto; sulla parete di fronte, un mio ritratto dipinto da Dario Bellini, su mia richiesta e da una foto fornita da me, un video degli stessi girati per i miei due video, ma montati da Aurelio Andrighetto, e infine un’altra mia fotografia ritoccata ad acquarello. Le immagini sono varie ma giocano tutte sul doppio, come si noterà immediatamente. Il titolo, che è anche titolo di uno dei video, viene dal fatto che, osservando la mia nipotina dormire, mi chiedevo che mai potesse sognare quando ancora non aveva la vista sviluppata, pare, da poter vedere alcunché se non vaghe macchie di colore. Da qui ho poi pensato che la questione vale anche per noi che vediamo, o crediamo di vedere ben più che macchie. Infine: è la fotografia che in realtà mi ha fatto pensare queste cose ancor prima della mia adorata nipotina.
Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea. Insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università e all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. E’ direttore artistico della manifestazione Fotografia Europea. Ha pubblicato i libri: Corpo e figura nella fotografia (1998), Arte e pubblicità (2001), La polvere nell’arte (2004), La collezione come forma d’arte (2012) e le monografie su Piero Manzoni (2007), Ugo Mulas (2010), Davide Mosconi (2014).
Nello spazio Yellow, curato da Vera Portatadino, Trenta per venticinque – Michael Lawton – visitabile tutti i giorni su appuntamento: 347 4283218
Michael Lawton torna a Yellow per la sua prima personale in Italia. Trenta per Venticinque sono i centimetri che delimitano l’altezza e la base di tutte le opere pittoriche di Michael, diventando appunto limite entro il quale scatenare infinite possibilità illusionistiche. I soggetti di Lawton sono imprevisti, immagini accadute quasi per caso e raccolte in una realtà quotidiana che, a stare attenti, offre spunti curiosi dai quali lasciarsi interrogare. Michael Lawton è pittore e scrittore. Vive e lavora a Londra.
Nello spazio Surplace, curato da Luca Scarabelli, 24 ore su 24 – Luca Pancrazzi – visitabile tutti i giorni su appuntamento: 349 174687
Pancrazzi condensa in tre opere, sviluppate con tecniche “datate” – ceramica, timbro e pittura–, il nucleo del suo pensiero, per esporlo in modo diretto e frontale. 24 ore su 24 è la continuità del tempo, il senso della presenza e insieme dell’apertura; il timbro Occhio Mano Mente è l’istantaneità e la disseminazione; Error è l’errore come matrice e come differenza. Autore con una solida ricerca basata sull’analisi del medium artistico, sulle possibilità creative dell’errore e dell’uso composito di tecniche e materiali.